La recensione del film Il mio grosso grasso matrimonio greco 2

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IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO GRECO 2

Il mio grosso grasso matrimonio greco 2 recensione
Recensione

di L. Pistorio
[Il mio grosso grasso matrimonio greco 2 recensione] - Chicago. Sono passati dieci anni, ma la famiglia Portokalos non è cambiata: sempre unita più che mai e fiera della propria origine greca. Toula (Nia Vardalos) e Ian (John Corbett), preoccupati che la figlia Paris (Elena Kampourish) possa decidere di frequentare l'università lontana da loro, riversano la loro ansia nel rapporto matrimoniale, non più scintillante e passionale come una volta. A scuotere la quotidianità della famiglia, giunge un'improvvisa scoperta: i genitori di Toula, Maria (Lainie Kazan) e Kostas "Gus" (Michael Constantine) non sono legalmente sposati; la madre deciderà di cogliere l'occasione al volo per organizzare il matrimonio che ha sempre sognato… "Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco" ha incassato più di 245 milioni di dollari, ottenendo una candidatura agli Oscar 2002 come miglior sceneggiatura originale (per l'attrice e sceneggiatrice Nia Vardalos). Tra le commedie di maggior successo degli ultimi anni è diventata un cult per spettatori di ogni età e parte del mondo: impossibile non immedesimarsi e rivedere nei Portokalos la famiglia di ognuno di noi. Per anni è stato chiesto alla Vardalos un sequel del film ma l'idea è arrivata soltanto il primo giorno di scuola materna di sua figlia, quando una preoccupazione ha scosso la vita dell'attrice: "Il panico e la paura scaturiti dal pensiero che mia figlia mi avrebbe abbandonata, mi hanno fatto pensare di essere simile ai miei prepotenti e soffocanti genitori greci". La sceneggiatura del nuovo film, seppur scritta nell'arco di quattro anni, non rispecchia a pieno il ritmo serrato e brillante dell'originale. Il punto di forza rimane indubbiamente il cast: affiatato e spumeggiante come sempre, ci regala numerose battute nel pieno stile "greco" a cui eravamo stati abituati. Ma, oltre questo, non c'è una vera evoluzione dei personaggi o delle dinamiche famigliari: la Vardalos concentrandosi su diverse linee narrative, non riesce ad approfondirle completamente, rendendo il tutto un po' confusionario. Forse la paura di allontanarsi troppo dagli elementi cardine del primo film, ha limitato la possibilità di sperimentare e giocare pienamente con le nuove vicende. "Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 2" non raggiungerà sicuramente il livello d'intrattenimento e gli incassi del primo capitolo, ma la famiglia Portokalos occupa un posto speciale nella memoria di tutti noi e merita sicuramente questa nuova opportunità, in cui si ride ugualmente e di cuore. (La recensione del film "Il mio grosso grasso matrimonio greco 2" è di Liliana Pistorio)
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