La recensione del film Il giro del mondo in 80 giorni

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IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI - RECENSIONE

Il giro del mondo in 80 giorni recensione
Recensione

di R. Gaudiano
[Il giro del mondo in 80 giorni recensione] - Ebbene si, il classico di Jules Verne, "Il giro del mondo in 80 giorni", è l'ispirazione per Samuel Tourneux che lo spinge a realizzare un sorprendente film d'animazione. Passepartout è una simpatica ed irrequieta scimmietta che ha un sogno nel cassetto, vivere una vera avventura attraverso un viaggio indimenticabile. La scimmietta viene premiata. L'incontro fortuito avviene quando Phileas Frog, un buffo ranocchio furbacchione dagli occhi roteanti, si presenta come un viaggiatore indefesso e propone una scommessa esaltante e multimilionaria: riuscire a realizzare un nuovo record del giro del mondo in 80 giorni. Forse Passepartout non attendeva altro, perché l'invito è assolutamente da accettare. Ma accettando d'intraprendere quel viaggio per il mondo, la scimmietta dai grandi occhiali e impermeabile giallo con cappello, spezzerà il cuore di sua madre che crede di non rivedere più la sua Passepartout dopo un viaggio così impegnativo e pericoloso. L'avventura ha inizio e le lacrime di mamma scimmia non ostacoleranno esperienze imperdibili per Passepartout. Tra Oriente e Occidente i due esploratori conosceranno scenari imperdibili. Alternando deserti e foreste, faranno incontri con personaggi curiosi, come una banda di scorpioni, guardiani indefessi di un cactus gigante nel deserto che abbevera i viandanti assetati. Samuel Tourneux, non fedele nella stesura di questo racconto d'animazione al famoso capolavoro di Jules Verne, popolato da gentiluomini e maggiordomi, apre uno straordinario scenario animato su una tavolozza di colori luminosi. Branchi di gamberetti dall'occhio torvo, locuste che adorano vulcani e soprattutto principesse pronte a sfoderare tutta la grinta possibile non tralasciando fascino da vendere con il temerario Phileas, vestono l'arte dell'animazione in tutti i sensi. Tourneux riesce splendidamente nella creazione animata di un mondo scenografico in cui mare, foreste e montagne si alternano alla scoperta di città eterne. Nonostante il film sia per un pubblico molto giovane, agli adulti è garantito un piacevole divertimento per l'efficacia del messaggio positivo che si articola con estrema disinvoltura attraverso le fortunate esperienze rocambolesche dell'adorabile scimmietta e del suo strambo compagno di viaggio, che rappresentano la forza unica dell'amicizia e del sostegno reciproco. Passepartout insegna che non esistono limiti se si desidera fare un'esperienza, vivere un sogno. Queste aspirazioni devono comunque essere conquistate con la forza della determinazione e questo basta a dare un senso fantastico alla vita. (La recensione del film "Il giro del mondo in 80 giorni" è di Rosalinda Gaudiano)
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