La recensione del film Il fidanzato di mia sorella

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IL FIDANZATO DI MIA SORELLA - RECENSIONE

Il fidanzato di mia sorella recensione
Recensione

di Rosalinda Gaudiano
[Il fidanzato di mia sorella recensione] - Siamo difronte ad un classico del genere sentimentale, farcito di sesso, amore(?) e tanti malintesi, che faticosamente tenta di far emergere le auspicate prese di coscienza dei protagonisti. Il professor Richard Haig (Pierce Brosnan), docente di letteratura a Cambridge, è un uomo affascinante, nonostante la sua età matura, che ama fare sesso con le belle e giovani ragazze. Ha una relazione un po' più lunga del solito con una delle sue studentesse, Kate (Jessica Alba). Giovane e bella, Kate resta incinta del bel professore, che nel contempo, in modo del tutto fortuito, fa conoscenza di Olivia (Salma Hayek), sorellastra di Kate. L'affascinante professore è ben scosso dalla notizia della sua futura paternità, anche perché l'incontro con l'avvenente Olivia ha cambiato qualcosa in lui. Quella donna così spavalda e sicura di sé sprigiona un fascino vulcanico, esaltante, e Richard, con la sua vicinanza, ha avvertito un impulso mai provato con nessun'altra donna. Ma il professor Haig convinto di dover comportarsi da buon padre capisce che è bene trasferirsi a Los Angeles per stare vicino alla sua nuova famiglia. "Il fidanzato di mia sorella", commedia anglo-americana, diretta da Tom Voughan e sceneggiata da Matthew Neuman, è la storia di un triangolo, in cui si inseriscono altrettanti personaggi che giocano un ruolo di supporto nello svolgimento della narrazione, come il padre di Richard, Gordon (Malcom McDowell), che nonostante la sua tarda età manifesta sempre una grande predilezione per le giovani e belle donne. Soggetto scontato, trito e ritrito, il film soffre di una sceneggiatura che non realizza l'idea di fondo nello svolgimento del lavoro. Gli spunti narrativi del soggetto del film vengono mal sviluppati, poco approfonditi. Così si dà sfogo ad una forma mal definita e poco funzionale alla descrizione delle scene in cui si articola tutta la vicenda. Per non parlare della superficialità con cui vengono trattati i personaggi principali, come quello dell'avvenente Olivia che compare all'inizio del film, per riapparire alla fine della seconda metà del lavoro, in un amplesso travolgente con il bel professore. Intanto Richard subisce, per pessima condotta, l'allontanamento incondizionato dagli Stati Uniti, dove farà ritorno da clandestino attraversando la frontiera messicana. Il finale è chiaramente "vogliamoci tutti bene appassionatamente", ed arriva quasi come una liberazione molto attesa. (La recensione del film "Il fidanzato di mia sorella" è di Rosalinda Gaudiano)
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