La recensione del film Il Club dei 39 di Alfred Hitchcock

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Trama

IL CLUB DEI 39 di Alfred Hitchcock

Il Club dei 39 Recensione
Un giovane canadese Richard Hannay (Donat), a Londra per affari, è coinvolto in un intrigo spionistico dopo aver assistito allo spettacolo di Mister Memory, un uomo dalla memoria prodigiosa. Una ragazza muore, Richard è sospettato di essere l'omicida e viene inseguito dalla polizia e dagli uomini di una organizzazione chiamata "I 39 gradini". Con l'aiuto di una ragazza, Pamela, e con le straordinarie facoltà di Mister Memory riuscirà a smascherare la banda che cercava di entrare in possesso di un formula segreta.
Idea Centrale
L'incredulità, lo scetticismo, la mancanza di fiducia che i personaggi dimostrano gli uni verso gli altri, trasformano le relazioni interpersonali in una trama di conflitti, di menzogne e di aggressività.
Analisi
Tratto dal romanzo 'I trentanove scalini' di John Buchan, la storia è solo un pretesto per raccontare episodi inquietanti, paure e pericoli filtrati attraverso le atmosfere ed i metodi della suspense. Il regista ha messo a punto un perfetto congegno thriller dove i momenti di maggior tensione sono temperati da un tocco di umorismo. Il ritmo è quello di una commedia, pieno di colpi di scena e realizzato con eccezionale senso dei caratteri.
Note e curiosità
Come in tutti i suoi film, Hitchcock compare anche in questa pellicola: si vede passare per la strada e buttar via la carta di una caramella. Remake nel 1959 di Ralph Thomas e nel 1978 di Don Sharp con il titolo 'I 39 scalini'.


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