di A. Carmosino
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Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve recensione] - Allan Karlsson, è un simpatico vecchietto che non teme più nulla della vita. Dopo averne vissuta gran parte, si ritrova in una casa di riposo ma improvvisamente decide che non ha più voglia di aspettare la fine dei suoi giorni annoiandosi lì dentro. Poche ore prima del suo centesimo compleanno, evento a cui Allan non sembra minimamente interessato a differenza di tutti gli altri ospiti invitati (dal sindaco del paese, alla stampa locale, alle varie autorità), l'uomo decide di fuggire dalla sua tediosa e abitudinaria vita. Decide di non poter morire lì e che ogni momento è buono per cambiare vita. Lo fa solo grazie ad un balzo dalla finestra. Si mette "in viaggio" con le sue pantofole ai piedi e con molta calma (degna di un uomo della sua età) arriva alla stazione dei pullman. Durante l'attesa, prima di prendere la prima corriera in partenza, Allan si imbatte in un giovane: biondo, strano e troppo fiducioso nei confronti del vecchietto. Non potendo entrare nella toilette pubblica con l'enorme valigia che ha con sè, il giovane chiede ad Allan di tenergliela d'occhio per pochi minuti. Nel frattempo arriva l'autobus. Allan vi sale portando con sé la grossa valigia dello strano giovane che scoprirà poi essere, un criminale della "Never again", una gang criminale. Sbarcando in uno sperduto villaggio svedese sconosciuto, iniziano una serie di esilaranti equivoci e incontri. Tutta la vicenda viene narrata in una sequenza cronologica lineare, ma a più riprese si intreccia con i flashback che ripercorrono la vita del protagonista, delineando una serie di personaggi incredibili e grotteschi. Lasciata la casa di riposo, riscopre un mondo che da tempo si era lasciato alle spalle: eventi comici e inaspettati, una serie di omicidi assurdi, un elefante, un poliziotto incompetente e quella valigia, piena di banconote. Per chiunque altro questi avvenimenti avrebbero rappresentato l'avventura di una vita, ma per Allan sono eventi del tutto ordinari: chi, pur nella sua vita rocambolesca, avrebbe persino contribuito ad inventare la bomba atomica, diventando amico intimo di presidenti americani e dittatori russi? Allan ha vissuto tutto questo, e malgrado il suo disinteresse per la politica e la religione, non è stato solo testimone di alcuni degli eventi mondiali più importanti del XX secolo, ma ne ha talvolta addirittura influenzato il corso. Allan è il centenario capace di incarnare i sogni di ognuno, pronto a tutto per non lasciarsi scappare questo improvviso e pericoloso dono del destino. La sua divertente storia nasce dal primo romanzo di Jonas Jonasson, edito nel 2009 da Bompiani, uno dei libri più venduti in Svezia, che è stato poi tradotto in oltre trenta lingue ed è diventato un film grazie ad Eagle Picture che riporta abbastanza fedelmente gli eventi che Jonas Jonasson traccia nel suo libro, seppur con qualche cedimento nel ritmo che talvolta rende troppo stagnante la narrazione. Resta comqunque una storia che si fa voler bene, che diverte e strappa sorrisi pensando che la vita è solo una serie di s-fortunati eventi!
(La recensione del film "
Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve" è di
Maria Azzurra Carmosino)
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