La recensione del film I segreti di Osage County

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I SEGRETI DI OSAGE COUNTY - RECENSIONE

I segreti di Osage County recensione
Recensione

di Elisa Lorenzini
[I segreti di Osage County recensione] - Non c'è scenario migliore di una casa per descrivere stranezze e contraddizioni di una famiglia: le proverbiali quattro mura, specie se riecheggiano di un dramma come la morte violenta del capo famiglia, sono la miglior cassa di risonanza per diatribe irrisolte, invidie latenti, passioni represse e per tutto quel corollario di sensazioni e pensieri scomodi che condisce la vita quotidiana di un nucleo familiare. In August: Osage County, l'evento che obbliga alla reunion è il suicidio di Beverly Weston, professore universitario a riposo, poeta in crisi e alcolizzato cronico. Nella cornice asfittica di un'estate del Midwest si consuma il confronto forzato tra la moglie di Beverly, Violet, malata di cancro e di solitudine, e le sue tre figlie: un collage di tensioni e nevrosi tutto al femminile, che rischia di implodere per il troppo non detto. In particolare, è nel binomio Violet-Barbara, la figlia maggiore, che covano i rancori più tenaci. E la morte del capofamiglia è la miccia che incendia animi annichiliti dalla noia, dal risentimento e dalla lontananza. Con piglio squisitamente teatrale (il regista ribadisce l'ispirazione da una pièce di Tracy Letts del 2008), I segreti di Osage County svolge un lungo filo di beghe familiari e sfrutta l'ambientazione ripetitiva (luogo principe del girato è la grande casa dei Weston) per amplificare il senso di claustrofobia e di pressione psicologica dato dalla compresenza, sotto lo stesso tetto, di una serie di personaggi variamente disturbati. Nonostante l'importanza della componente dialogica, tuttavia, Wells riesce a dare allo script un profilo tutto cinematografico e lo fa dotando di vita propria un protagonista dissimulato: il paesaggio. E' proprio la contea di Osage, nel cuore di un'America rurale in cui si accavallano vite distratte, stanche, deluse, a dare al film il suo vero spessore: i colori riarsi, la calura che si insinua prepotente nel casolare dei Weston e infiamma le tensioni, la piattezza ostile dell'orizzonte che si intuisce spesso oltre le finestre e alle spalle dei personaggi, aiutano lo spettatore a cogliere la gravità del clima familiare e ad immedesimarsi nella vicenda. L'aggiunta di alcuni elementi di sorpresa che intervengono a movimentare la trama e la aureolano di mistero conferisce al film un taglio da dramma brillante che aiuta a sciogliere il magone e a digerire le sequenze più angoscianti. Grazie alle buone prove del cast, su cui primeggia la mater familias devastata Meryl Streep, I segreti di Osage County riesce nell'intento di descrivere uno scenario familiare senza eccessi di retorica o inutili sbavature tragiche, ma contando solo sulla forza dei dialoghi e delle espressioni. (La recensione del film "I segreti di Osage County" è di Elisa Lorenzini)
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