La recensione del film I pugni in tasca di Marco Bellocchio

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Trama

I PUGNI IN TASCA di Marco Bellocchio

I pugni in tasca Recensione
In una villa della provincia piacentina, vive una famiglia composta da una madre cieca e da quattro figli: Alessandro (Castel) č epilettico, Leone č ritardato, Giulia (Pitagora) č morbosamente legata ad Alessandro ed Augusto (Masč), unico che abbia contatti con il mondo esterno attraverso il lavoro, tanto č "normale" quanto č meschino. Alessandro decide di levare l'unico fratello sano dal peso dei familiari tarati ed inizia ad attuare ,il suo piano per sopprimerli, facendone partecipe anche la sorella. Prima uccide la madre gettandola in un burrone, poi Leone che annega nella vasca. Giulia, sconvolta, cade dalle scale e resta, invalida. Rivelerą ad Augusto, in seguito, i delitti, impedendogli di andarsene dalla villa per rifarsi una nuova vita.
Idea Centrale
Un atto d'accusa violentissimo contro le degenerazioni dell'istituzione familiare.
Analisi
Opera prima di Bellocchio dissacrante ed estremista, che lo impose all'attenzione internazionale. La dissoluzione della famiglia borghese viene attuata con una ferocia sgradevole e poetica insieme, che trova nel grottesco i suoi spunti migliori e nello sconvolgente Lou Castel il suo interprete ideale.
Note e curiositą
L'esempio di Bellocchio ha condizionato le successive leve di registi, attratte dal suo esasperato autobiografismo. (Da "201 Film capolavoro secondo la critica" di Gaetano Sandri)


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