[
I Puffi 2 recensione] - La puffomania è dura a morire. Dai fasti degli anni Ottanta e Novanta, quando gli omini blu creati dal fumettista belga Peyo dominavano le fasce dell'etere pomeridiano dedicate ai più piccoli, pare che la simpatia del pubblico per questa ciurma di nanetti sia rimasta immutata. Il primo lungometraggio animato dedicato ai Puffi, diretto da Raja Gosnell nel 2011, trionfò al botteghino. Ed ecco, due anni dopo, l'inevitabile sequel, probabile intermezzo di una trilogia che nelle intenzioni del produttore Jordan Kerner dovrebbe spiegare la natura del rapporto tra i Puffi e il mago Gargamella. Sfruttando uno schema fiabesco elementare, che aveva già portato al successo il primo film, il team di Gosnell immagina che i Puffi, dopo la prima incursione nel mondo degli umani che li aveva catapultati nel caos ipermoderno di New York, tornino a far capolino nel nostro mondo per salvare Puffetta, rapita da Gargamella e dai suoi simil-Puffi grigi, due monelli di laboratorio creati apposta per estorcere alla bionda mascotte di Puffolandia il segreto sul pigmento blu tanto caro al perfido alchimista. Gag a profusione e mirabilie tecnologiche sono l'anima del film: I Puffi 2 è la realizzazione plastica, adulta, di uno dei sogni più colorati dei bambini di qualche generazione fa. La morale americana, ovviamente, pervade la struttura del racconto: tanto nel primo film, dove un Puffo pasticcione doveva riscattarsi dopo aver rivelato a Gargamella l'ubicazione del villaggio, quanto in questo sequel, in cui sono in gioco l'ambiguità latente di Puffetta e il senso di appartenenza ad una società tenuta in vita da una tacita omertà, si colgono facili rimandi ad un codice di comportamento che scoraggia le defezioni e i tradimenti e incoraggia a conformarsi alle regole dominanti. Se queste correnti moralistiche accompagnano tutta la visione, rendendo a tratti retorica l'evoluzione della trama, è vero anche che I Puffi 2 è un film culturalmente moderno, ispirato alla curiosità, alla "monellaggine" e all'audacia delle nuove generazioni, nutrito di un gergo più che mai attuale e ricco di sottotesti commerciali e televisivi in cui grandi e piccoli potranno facilmente riconoscersi. Morale, tecnologia e look da copertina: un tridente che al cinema è raro veder fallire.
(La recensione del film "
I Puffi 2" è di
Elisa Lorenzini)
- Vai all'
archivio delle recensioni
- Lascia un commento, la critica o la tua recensione del film "
I Puffi 2":