Cinema4Stelle

.       .

Vai ai contenuti

IERI OGGI E...

Trama

I PREDATORI DELL'ARCA PERDUTA di Steven Spielberg
I predatori dell'arca perduta Recensione
Tra Perù, Nepal, ed Egitto, l'archeologo e avventuriero Indiana Jones (Ford) contende ai nazisti il ritrovamento dell'Arca con le Tavole di Mosè, che garantirebbe al possessore poteri sovrannaturali.
Idea Centrale
Il rutilante omaggio di Steven Spielberg al cinema d'azione dei cliffanger anni '40, che grazie a un montaggio irresistibile e ai suoi formidabili effetti speciali ha ridefinito l'avventura.
Analisi
Da noi non hanno mai avuto un vero seguito di pubblico, ma nell'America rurale degli anni '30 e '40 i cosiddetti serial- economici e chilometrici film d'avventura o fantascienza, proiettati in puntate di un'ora ognuna - rappresentavano un momento d'evasione irrinunciabile per gli spettatori più giovani, che ogni sabato mattina si presentavano puntuali all'appuntamento con le improbabili ed esotiche gesta dell'eroe di turno. Riciclando set da vecchie e più nobili produzioni, predandone spesso a caso gli stentorrei commenti musicali e regalando effimera fama ad una pletora di personaggi mutuati dal fumetto o dalla pulp fiction, i serial hanno rappresentato un fenomeno di costume e cultura squisitamente middle-American, autentici e irriconoscibili antesignani delle serie televisive che li avrebbero poi fatalmente cancellati dallo schermo. Memore di tanta cartapesta e tanta gloria, il duo Spielberg-Lucas rimastica con eccezionale intelligenza le entusiasmanti atmosfere adolescenziali del cliffanger (letteralmente " chi resta appeso sul baratro", alludendo al finale di ogni puntata che lasciava incerto lo spettatore sul fato che incombeva sull'eroe), fortificandone le romantiche miserie con una formidabile sceneggiatura di Lawrence Kasdan e spargendo citazioni a piene mani. Il risultato è un'irresistibile gita sulle "montagne russe" del cinema avventuroso, che innesta l'humor, il montaggio adrenalinico e la spettacolarità effettistica del nuovo cinema americano sul tronco venerato ma non invecchiato del cinema hollywoodiano di genere, spaziando equanime dal film di guerra a quello fantastico, a quello ambientato in lande remote e misteriose. Vecchio feltro a tesa larga implacabilmente piantato in testa, frusta da vaccaro in pugno ed estenuato giubbotto di cuoio da aviatore sulle ampie spalle, Harrison Ford regala personalissime ironie al suo Indiana Jones, professore di Archeologia e cacciatore di tesori sulle tracce della biblica Arca dell'Alleanza, mistica reliquia avidamente inseguita dal rivale Belloq nonchè, soprattutto, dalle truppe di Adolf Hitler. Spaziando dalle fumiganti foreste peruviane ai picchi himalayani e ai deserti egiziani, I predatori dell'Arca perduta regala sequenze gioiosamente indimenticabili.
Note e curiosità
La celebre scena in cui Indy si sbarazza con una sbrigativa revolverata dello spadaccino arabo che lo sfida venne improvvisata quando Ford, sofferente per un attacco di dissenteria, chiese a Spielberg di accorciare il lungo duello originariamente previsto dalla sceneggiatura. Il film è stato candidato all'Oscar per le scenografie, gli effetti speciali, il montaggio, il sonoro, la fotografia, la regia, il commento musicale e infine come miglior film. Ha vinto solo nelle prime quattro categorie, ricevendo anche un Oscar speciale per il montaggio del sonoro.(da "i 100 capolavori" di Ciak)


Torna ai contenuti | Torna al menu