La recensione del film I Gangsters di Robert Siodmak

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Trama

I GANGSTERS di Robert Siodmak

I Gangsters Recensione
Due killer arrivano in una cittadina del New Jersey ed uccidono Pete Lunn, detto "lo svedese" (Lancaster), che con pacata rassegnazione li aspettava. L'investigatore di una compagnia di assicurazioni (O'Brien) che indaga sul'assassinio di questo modesto meccanico, scopre che si tratta di un ex-pugile, diventato rapinatore. Per amore di una ragazza (Gardner) aveva tentato di impadronirsi del bottino di un furto. Ma il capo della banda, complice la donna, riesce a recuperare il denaro e manda così i due killer per ucciderlo.
Idea Centrale
L'inevitabilità della morte e la rassegnazione con cui la vittima attende i suoi assassini.
Analisi
II film è tratto, solo per la prima parte, da un racconto di Hemingway (Gli uccisori), ma la trama ha minore importanza rispetto al senso di incubo e di oppressione che pervade ogni momento della narrazione. Non si tratta nè di spiegare un assassinio nè di ricostruire un intreccio poliziesco. Il punto su cui si concentra l'azione di tutto il racconto è la storia di un uomo destinato ad essere vittima della violenza e che non può far altro che accettare il suo destino. Lo sceneggiatore ha immerso tutta l'ambientazione in un'atmosfera tenebrosa costruendo il miglior esempio di poliziesco degli anni quaranta.
Note e curiosità
Ernest Hemingway dichiarò, per una volta, di riconoscere la sua matrice letteraria nel film: ne possedeva anzi una copia, che proiettava spesso agli amici, anche se si addormentava dopo il primo quarto d'ora. (Da "201 Film capolavoro secondo la critica" di Gaetano Sandri)


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