La recensione del film Guardiani della galassia

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GUARDIANI DELLA GALASSIA - RECENSIONE

Guardiani della galassia recensione
Recensione

di David Di Benedetti
[Guardiani della galassia recensione] - La cosiddetta "Fase 2" della saga cinematografica dei supereroi Marvel era cominciata lo scorso anno sotto i migliori auspici, grazie all'arrivo dello stupefacente "Iron Man 3", di "The Dark World", il secondo capitolo della saga sul Dio del tuono Thor (passato fortunatamente dalle mani di Kenneth Branagh a quelle di Alan Taylor), e proseguita quest'anno con il secondo avvincente capitolo della saga dell'eroe a stelle e strisce Capitan America, "The Winter Soldier". Visti i tre ottimi risultati precedenti, era piuttosto difficile credere che, giunta a un tale livello qualitativo, la Marvel sarebbe riuscita a partorire qualcosa di ancora migliore. A quanto pare, l'impossibile si è realizzato: "Guardiani della Galassia" è, senza ombra di dubbio, il miglior film Marvel realizzato finora. Ma andiamo con ordine: Peter Quill (Chris Pratt) è un affascinante ladro intergalattico che si fa chiamare "Star Lord", ingaggiato da un antiquario del pianeta Xandar per recuperare un misterioso oggetto sferico, l'Orbe, su un pianeta da tempo disabitato. Sulle tracce del misterioso oggetto c'è, però, anche il malvagio Ronan (Lee Pace), ingaggiato a sua volta dal malefico gigante Thanos in cambio di un patto: recuperare la misteriosa sfera per vendicarsi dell'iniquo trattato di pace stipulato tra gli Xandariani e la sua razza, i Kree. Ronan invia allora la figlia adottiva di Thanos, Gamora (Zoe Saldana) a recuperare l'Orbe, ormai nelle mani di Quill. Nel frattempo, la taglia imposta sulla testa del ladro intergalattico fa gola a un procione geneticamente modificato, Rocket (Bradley Cooper), accompagnato da una strana pianta umanoide chiamata Groot (Vin Diesel), che si è messo anch'egli sulle sue tracce. Tutti, però, sembrano ignari di quello che l'Orbe realmente contiene: un oggetto antico, dal potere devastante, che nelle mani sbagliate potrebbe annientare l'intera galassia. Galassia che questi strambi personaggi saranno chiamati, loro malgrado, a difendere. Ispirato all'omonimo fumetto creato da Arnold Drake e Gene Colan nel 1969, il film si basa in realtà su un secondo team di Guardiani, ideato da Dan Abnett e Andy Lanning nel 2008, che riunirono alcuni personaggi già presenti nella saga "Annihilation", realizzata tra il 2006 e il 2007. Il regista James Gunn si era già cimentato con le peripezie di alcuni "supereroi", che nel suo discreto "Super" avevano il volto di Ellen Page e Rainn Wilson, ma con "Guardiani della Galassia", siamo davvero su un altro pianeta. Sì, perché nel film di Gunn c'è davvero di tutto, un tutto armonico e perfettamente amalgamato: c'è ironia a palate, dialoghi perfettamente scritti, sagaci e brillanti, che sbeffeggiano continuamente personaggi e situazioni tipiche; c'è dramma, c'è azione, ci sono attori magnificamente diretti (sorprende addirittura la performance memorabile del wrestler Dave Bautista, nel ruolo di Drax il distruttore, il quinto Guardiano). Il tutto incorniciato da un 3D mozzafiato, accompagnato da effetti visivi sorprendenti. E come se non bastasse, c'è anche spazio per i buoni sentimenti: il film è un grande elogio dell'amicizia e della famiglia, di quegli affetti di cui non si può fare a meno per affrontare quelle difficoltà tipiche della vita di ogni individuo (terrestre o alieno che sia). "Guardiani della Galassia" è, in sintesi, un film perfetto sotto vari punti di vista, nonché un prodotto perfettamente confezionato, che non mancherà di soddisfare le aspettative (già altissime) del pubblico tutto, indipendentemente dall'età. (La recensione del film "Guardiani della galassia" è di David Di Benedetti)
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