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Going Clear recensione] - Alex Gibney, esperto di documentari d'inchiesta, nel 2008 vince un Oscar con Taxi to the Dark Side, film sul trattamento dei prigionieri nel carcere di Guantánamo. Mea Maxima Culpa del 2012 mette al centro del mirino gli abusi sessuali nella Chiesa cattolica. Con Going Clear è la volta del culto fondato da L. R. Hubbard: Scientology. Di che si tratta? In sostanza la confraternita/setta/chiesa si basa su una struttura a più livelli. Il confratello/adepto/fedele scala a suon di quattrini una fantomatica piramide che lo porta a liberarsi dei propri peccati, fino all'illuminazione spirituale. Gibney chiama a rapporto una serie di ex adepti che dopo anni di schiavitù psicologica hanno trovato il coraggio di allontanarsi dalla fondazione. Alcuni di loro sono stati dirigenti ai più alti vertici della gerarchia (Marty Rathbun, Mike Rinder), altri appartengono al mondo dello spettacolo (Paul Haggis, Jason Beghe). Going Clear ha il pregio di essere una sintesi di registri diversi. Dalla tensione suscitata dalle pratiche, dalle cifre, dai volti di Scientology, spesso si sfocia nell'ironia con cui alcuni degli ex membri, Marty Rathbun in particolare, riescono ad analizzare i fatti con la giusta lucidità. Il meccanismo alla base di Scientology è lo stesso che muove le ideologie perverse. C'è qualcosa di inquietante nelle immagini che ritraggono orde di credenti in estasi mistica di fronte ad Hubbard o al suo successore Miscavige. Soprattutto se si pensa che parliamo di una religione senza Dio. In cosa credono allora questi uomini e queste donne? Nella promessa di auto-migliorarsi e di sfruttare al massimo le potenzialità insite in ognuno. Fin qui niente di malvagio, sembrerebbe l'ennesimo caso di truffa. I problemi iniziano quando l'operazione di plagio arriva al punto da compromettere le normali facoltà di intendere e volere degli credenti. A sconcertare non è la strategia di spacciarsi per Chiesa, millantando così un servizio socialmente utile allo scopo di evadere il fisco, non è la furbizia di un uomo che è stato in grado di costruire un impero, sulla base di una favola inventata. A sconcertare è la credulità dell'essere umano capace di perdere tutto e accettare maltrattamenti ad libitum prima di reagire. In fondo Hubbard è dipinto da Gibney come un povero (si fa per dire) pazzo, egli stesso dubbioso della propria integrità mentale; un uomo che, da scrittore di fantascienza qual era, ha fatto quello che gli riusciva meglio: inventare una storia a cui milioni di persone hanno creduto. Quale Chiesa colleziona dossier sulla vita di ogni singolo membro per tenerli sotto scacco a vita? Quale Chiesa impone il distacco totale dalle cosiddette Persone Soppressive (siano essi figli, mariti, nipoti)? Le prove a carico di Scientology sono tante e schiaccianti, ma nonostante questo l'impero continua a espandersi indisturbato in tutto il mondo.
(La recensione del film "
Going Clear" è di
Francesca Cantore)
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