La recensione del film Gigolò per caso

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GIGOLO' PER CASO - RECENSIONE

Gigolò per caso recensione
Recensione

di R. Gaudiano
[Gigolò per caso recensione] - Bisogna vivere la propria vita fino in fondo. Laddove c'è bellezza, oppure si presenta un'occasione, non bisogna pensarci troppo, bisogna afferrarla, perché anche se la vita è lunga, è sempre troppo breve. La forza comunicativa di "Gigolò per caso", diretto e sceneggiato da John Turturro, con un buon supporto di Woody Allen, è proprio incentrata sulla ricerca di emozioni vitali, che, in fondo sono dettate da bisogni esistenti, ma non soddisfatti. Fioravante (John Turturro) e Murray (Woody Allen) sono due amici di vecchia data, entrambi in condizioni economiche assai precarie. La svolta della loro condizione economica arriva per entrambi quando decidono di cimentarsi nel mestiere più antico del mondo, la prostituzione. Fioravante veste i panni di un gigolò ed anche se non è un bell'uomo, ha un sex appeal che prescinde dall'essere un fusto, con il grande dono di immedesimarsi nelle donne, di comprenderle, conquistando così la loro attenzione. Murray, personaggio agitato, sempre in marcia per qualcosa, è quello che procura le donne a Fioravante, il suo "manager". Ed è così che tre donne, con personalità e vicissitudini completamente diverse, entrano nel gioco divertente ed esilarante degli incontri "amorosi" dell'incredulo fioraio di New York, Fioravante. La dermatologa, dott.ssa Parker (Sharon Stone), è ben contenta di pagare per un incontro a tre al quale parteciperà anche la sua amica Selima (Sofia Vergara), con il debuttante Fioravante. Gli incontri di sesso a pagamento per Fioravante sono fonte anche di romanticismo inaspettato. Avigal (una Vanessa Paradis difficile da riconoscere per una curiosa parrucca calcata sulla testa) è l'altra cliente che Murray procura al suo amico gigolò. Una vedova chassidica di Williamsburg, Brooklyn, sempre vissuta in una comunità religiosa con regole rigidissime riguardo al comportamento femminile. Avigal è credente, ma è anche curiosa della vita, non dovrebbe leggere, e invece legge, e vuole assaporare qualche sensazione che la riporti su una dimensione più vitale, più entusiasmante. Tra Avigal e Fioravante nasce un sentimento, casto e puro, ma capace di far comprendere ad entrambi di essere padroni delle proprie emozioni e di volerle finalmente gestire. "Gigolò per caso" è una commedia divertente, a tratti amara, perché la ricerca di sesso è dettata spesso dal bisogno di colmare solitudini emotive che alla fine rischiano di far scivolare la persona sola in un mondo chiuso e privo di entusiasmo. Queste tre figure femminili, magistralmente caratterizzate da Turturro, alla fine scoprono se stesse e percepiscono lo sbocciare di sentimenti talmente forti e belli che le introducono in una nuova e promettente dimensione della vita. Anche per Fioravante l'esperienza che vive con queste donne è fonte di consapevolezza di essere presente nella giusta misura nel rapporto, tanto da suscitare quel fascino umano e rassicurante che è alla base di un equilibrio comunicativo vero. Turturro riesce a gestire molto bene il personaggio che interpreta, senza appesantirlo troppo, ma anche strutturandolo in una dimensione di leggerezza ben misurata. Per Woody Allen è stata un'occasione singolare aver recitato in un film diretto da un altro regista. Il personaggio un po' svampito di Murray gli calza alla perfezione. La fotografia magistrale di Marco Pontecorvo regala al film momenti sublimi. Il film ha partecipato al Toronto International Film Festival(TIIF). (La recensione del film "Gigolò per caso" è di Rosalinda Gaudiano)
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