La recensione del film Frozen 2

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FROZEN 2 - RECENSIONE

Frozen 2 recensione
Recensione

di Rachele Di Paolo
[Frozen 2 recensione] - Dopo sei anni eccoci di ritorno ad Arendelle, il regno sul fiordo che vede ancora protagoniste le due sorelle più famose della Disney, Anna ed Elsa. In questo nuovo lungometraggio le ritroviamo più cresciute e ancora più affiatate, ma qualcosa spinge Elsa sempre un passo più in là. Cosa si nasconde nella foresta incantata? Cosa cercavano i genitori in quell'ultimo viaggio dal quale non sono più tornati? Di chi è quella voce che Elsa continua a sentire? La Disney si appoggia ad un topos ricorrente della Pixar, quello della ricerca delle proprie origini: la maturità di un personaggio si vede anche dalla necessità di scavare dentro se stesso per riuscire a crescere. Solo sapendo da dove provieni capisci fino a che punto puoi davvero spingerti, chi sei davvero. Ed è quello che succede, sebbene in maniera diversa, alle due sorelle, specchio l'una dell'altra. Mentre la regina di ghiaccio cerca il perché dei suoi poteri, perché abbiano scelto proprio lei, Anna verrà messa alla prova da sola per capire davvero il suo valore. Troviamo poi il valore del sacrificio, di quanto sia importante fare la cosa giusta nonostante non sia sempre la strada più facile da percorrere. Lo spirito di sacrificio, che scopriremo caratterizzare già ai tempi i poco conosciuti genitori, trova pieno spazio negli animi delle sorelle che sanno sempre di poter contare l'una sull'altra. Ci troviamo quindi di nuovo con protagoniste due donne che, al contrario di molte loro colleghe di anni addietro, non hanno neanche lontanamente bisogno di una presenza maschile per riuscire a salvare la situazione, anzi. La figura di Kristoff è sempre marginale nonostante poi sia sempre pronto a tenderle un mano e nel finale collaboreranno come una vera coppia alla pari. Anche stavolta sarà fondamentale la presenza e la genuina semplicità di Olaf, il pupazzo di neve più famoso al mondo: saranno le sue piccole grandi verità a smuovere quanto di più profondo si nasconde negli animi di questi personaggi. In questo sequel tutto è cresciuto: i vestiti dei protagonisti sono più elaborati, tutto è più ricco di dettagli, le canzoni fanno un passo in avanti rispetto alle più comuni e orecchiabili canzoni da cartone animato. Troviamo testi più maturi, giustamente legati a due donne che non sono più le due sorelle che abbiamo conosciuto nel primo film; tutto si rispecchia anche nei colori che nella prima parte sono più cupi, per poi lasciare spazio alla luminosità di sfumature più accese. La Disney prende quindi due beniamine conosciute per mostrarci una storia che allo stesso tempo si allontana da quello che era ma ci fa commuovere sciogliendoci nel più caldo degli abbracci tra sorelle. (La recensione del film "Frozen 2" è di Rachele Di Paolo)
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