di E. Zamperin
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Florence recensione] - New York, 1944. Florence Foster Jenkins (Meryl Streep) è una ricca ereditiera che vive a New York, dove, insieme al marito St. Clair Bayfield (Hugh Grant), si impegna per diffondere la cultura musicale in città. Le sue condizioni di salute diventano sempre più precarie (da anni è malata di sifilide) e decide finalmente, grazie all'aiuto del marito, il quale diventa il suo manager, di coronare il suo grande sogno, ovvero quello di diventare una cantante lirica.
Ma c'è un problema: le sue scarse doti canore sono note a tutti, tranne che a lei, convinta di cantare divinamente. Dopo diversi provini, viene ingaggiato il giovane pianista Cosmé McMoon (Simon Helberg) con l'incarico di accompagnare le quotidiane lezioni di canto di Florence. L'entusiasmo e il desiderio di esibirsi su un palco danno alla donna una vitalità e un'energia che il marito non può fare altro che assecondare e incentivare, pur rendendosi conto dei limiti della moglie: la segue nelle sue esibizioni e la protegge dalle numerose critiche negative, fino allo spettacolo che Florence ha sempre sognato, ovvero quello al Carnegie Hall.
Florence Foster Jenkins, che ha ottenuto quattro candidature ai Golden Globe (Miglior commedia, Miglior attore in una commedia per Hugh Grant, Miglior attrice in una commedia per Meryl Streep e Miglior attore non protagonista per Simon Helberg), è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, dove ha ottenuto un buon successo da parte del pubblico.
Stephen Frears costruisce una commedia divertente e brillante, basata sulle vicende realmente accadute di Florence Foster Jenkins, cantante degli anni '30. La pellicola funziona non solo grazie alle incredibili interpretazioni di Meryl Streep e Hugh Grant, insieme a quella di Simon Helberg, noto per il ruolo di Howard Wolowitz in The Big Bang Theory, ma riesce a mixare sfumature divertenti e comiche insieme ad elementi più drammatici, trattati con sensibilità e delicatezza.
"La gente può anche dire che non so cantare, ma nessuno potrà mai dire che non ho cantato": con questa frase gli spettatori possono comprendere la vera natura di Florence, eccentrica, sprovveduta, ma dal cuore colmo d'amore per il marito e, soprattutto, per la musica, sua unica e fortissima ragione di vita.
(La recensione del film "
Florence" è di
Elisabetta Zamperin)
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