La recensione del film Fire with fire

FIRE WITH FIRE - RECENSIONE

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di Viola Pellegrini

[Fire with fire recensione] - Il pompiere David Coleman è testimone di un omicidio in cui è coinvolto il gangster filo-nazista David Hagan. Il tenente Mike Cella della polizia di LA, spedisce Coleman a New Orleans, come stabilito dal programma protezione-testimoni. Innamoratosi dell'agente che lo sorveglia Talia Durham, quando questa verrà ferita in uno scontro con gli uomini di Hagan, Coleman deciderà di vendicarsi. Tutto inizia e finisce col fuoco. Le vicissitudini di Coleman sono legate alle brucianti fiamme, nemiche nel suo lavoro, ma amiche nel finale, poiché lo aiuteranno a sconfiggere il perseguitante Hagan. Ridondante e violento, Fire with Fire scorre prevedibile per tutta la sua ora e trenta di durata. Quelli che vorrebbero essere gli assi della assai povera sceneggiatura (il protagonista che una volta rintracciato a New Orleans, decide di farsi giustizia da solo) sono in realtà i soliti cliché del genere, che al contrario di appassionare, annoiano. Quando scopriamo che Jeremy è innamorato di Talia, guardiamo rassegnati l'orologio, sapendo già che il pompiere si batterà con tutte le sue forze per proteggere la bella poliziotta. Dalla catastrofe non si salvano neppure gli attori; Josh Duhamel nel ruolo del protagonista è di un'anonimità spiazzante e sembra non essere uscito dal suo ruolo nel telefilm Las Vegas e Rosario Dawson si limita a svolgere il suo mestiere. Ciliegina sull'insapore torta è l'apparizione del redivivo rapper 50 Cent, che semplicemente interpreta sé stesso. È grazie a lui, a dei pacchiani ralenti e alla musica da geordie shore, se a volte, invece di un lungometraggio sembra di assistere ad un videoclip. Ma che ci fa Bruce Willis in tutto questo? Anche se non è certo un gigante, in mezzo a tutte queste facce inespressive, è il Daniel Day-Lewis della situazione. E soprattutto, Bruce, non puoi passare da un gioiellino come Moonrise Kingdom a questa sottospecie di film di B movie. Forse ciò che maggiormente penalizza questo genere di pellicole, è la troppa concorrenza, anche televisiva, che c'è ormai da qualche anno a questa parta. Di film come Fire with Fire, infatti, ne sono usciti a dozzine e se pensiamo al palinsesto televisivo, alcune puntate di NCIS, CSI e Cold Case risultano essere più originali del film di David Barrett. In conclusione, se potete, evitatelo. (La recensione del film "Fire with fire" è di Viola Pellegrini)
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