di R. Ricucci
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Eternals recensione] - Dopo l'Oscar e il Leone d'Oro per Nomadland, Chloé Zhao torna sullo schermo con Eternals, un'impresa "kolossale", una delle produzioni più ambite e ambiziose del Marvel Cinematic Universe.
Ideati da Jack Kirby nel 1976, gli Eternals rivisitati da Zhao sono una squadra di super eroi piuttosto stanchi e insicuri. In principio tutto era in equilibrio, Arishem il Giudice è il creatore di superesseri, i Celestiali. Ognuno di loro ha un potere straordinario atto a debellare i Devianti che colpiscono il pianeta Terra.
Tutto accade nel 5000 a. C. nella regione della Mesopotamia. È una genesi articolata faticosamente dove i super eroi fin da subito, faticano a pronunciarsi come tali. Sulla terra, invece, con le note e le parole di Time dei Pink Floyd va in scena l'eterno dolore della morte di un padre sotto gli occhi del giovane figlio. Ora, il Pianeta è pericolo, da preservare dalle grinfie degli enormi avatar di dinosauri, i Devianti appunto, che massacrano e ingurgitano gli uomini come formiche. Nonostante l'impiego di forze, poteri e superpoteri a garantire la continuità della specie umana, Ajak, Salma Hayek, l'Eterna prescelta come portavoce di Arishem, è chiara nel suo comando di non impedire che gli umani facciano conoscenza del bene e del male secondo le loro intrinseche capacità: non si evitino guerre e massacri da loro ideati neppure ci si intrometta di fronte al peggior male Storia, l'autoritarismo di Hitler.
Perciò vinta la prima battaglia con i Devianti, gli Eternals si dileguano nel tempo. Siamo ai nostri giorni, a Londra. L'Eterna Sersi, Gemma Chan, è un'insegnante di scienze, innamorata dell'umano Dane, Kit Harington, un collega che pur avendo notato le sue stranezze e per questo la chiama strega, contraccambia l'amore, molto seriamente. Sulla terra c'è anche la giovanissima Sprite, Lia Mcugh, condannata nella sua condizione di eterna bambina: vive con Sersi nonostante dentro di lei si annidi una gelosia atavica perché anche lei innamorata di Ikaris, Richard Madden, l'Eterno il cui dono è quello di poter e saper volare, amante e marito di Sersi, fino a quando non ha preso il volo lasciandole sole sulla terra. Il risveglio dei Devianti, della loro furia nei confronti degli Eternals, si riaffaccia con un terremoto, occasione della ricomparsa di Ikaris a protezione di Sersi e della successiva decisione di riunire tutti gli Eternals per combattere questa nuova battaglia.
Il nuovo film di Zhao si riduce però a ologrammi scenici da mega produzione: voli pindarici di Ikaris al pari del kryptoniano Superman; la ricerca passionale di Sprite come quella di Peter Pan; una sottile perfida come quella di Maleficent per Thena, una Angelina Jolie qui troppo ingessata. La narrazione risulta artificiosa e neppure la scelta dei quadri storici sottoscritti da date e luoghi (certamente obbligata per seguire il più possibile quella dei Comics) riesce a far scorrere il film senza pesare. Perciò, più orientati dalla storia scritta nella didascalia, si perde il potere della scena cinematografica: si perdono le parole che avrebbero potuto raccontare il dilemma di ciascun personaggio; si perde l'intensità dei primi piani, prerogativa dell'occhio digitale. Si perde cioè la bellezza del senso della storia stessa. Chi salvare da chi? Quale umanità, quali Devianti, quali Celestiali? Forse la stessa Zhao se lo è chiesto, per questo il finale l'ha preferito come l'ha ideato, per avere e dare ancora una possibilità.
(La recensione del film "
Eternals" è di
Rita Ricucci)
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