La recensione del film E.T. l'Extraterrestre di Steven Spielberg

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Trama

E.T. l'EXTRATERRESTRE di S. Spielberg

E.T. l'Extraterrestre Recensione
Elliott, bambino di dieci anni alle prese con qualche disagio familiare, trova un extra terrestre che è stato abbandonato sulla Terra. I due diverranno amici, ma la curiosità e la prepotenza di scienziati, poliziotti, politici, che vogliono 'studiare' E.T. non curandosi della sua struggente nostalgia di casa e del suo affetto per Elliott, rischiano di causare danni irreparabili. Quando ormai pare che E.T. stia per morire, Elliott e i suoi giovanissimi amici riescono a sottrarlo alla polizia e, dopo una vertiginosa corsa in bicicletta, lo conducono all'astronave che lo riporterà a casa.
Idea Centrale
Solo contando nella purezza di cuore dei bambini si può continuare a sperare in un futuro più roseo.
Analisi
Un film spettacolare e coinvolgente, perfettamente sintonizzato sull'elemento fantastico e melodrammatico. Una materia che poteva facilmente sfuggire di mano diviene nelle mani di Spielberg una favola morale di straordinaria suggestione, un film lirico e commovente mai retorico, stilisticamente prezioso. Il tono di commedia dei primi minuti è tagliato improvvisamente da inserti di alta drammaticità, dove la purezza infantile minacciata dall'insensibilità violenta degli adulti è resa con una carica emotiva toccante eppure sempre controllata. E la sequenza della fuga e del volo in bicicletta finale resta uno dei momenti cinematograficamente più emozionanti della filmografia recente.(da "Registi- I maestri del cinema e 101 film culto" di Mario Tedeschi Turco)
Note e curiosità
Molto del successo del film è dovuto alla simpatia che ispira istintivamente il personaggio dell'extra terrestre, disegnato e costruito da Carlo Rambaldi (e fatto muovere, in alcune scene, da un nano nascosto al suo interno). Solo tre Oscar: miglior colonna sonora, effetti visivi, effetti sonori speciali.


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