La recensione del film Escape Plan

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ESCAPE PLAN - RECENSIONE

Escape Plan recensione
Recensione

di Elisa Lorenzini
[Escape Plan recensione] - Che ci piaccia o no, loro non mollano. Sly&Arnie, il quartetto di bicipiti più famoso di sempre, torna sul ring per intonare un amarcord agli anni '80: in Escape Plan, al centro della storia ci sono soltanto loro. Nell'action diretto da Mikael Hafstrom, Stallone è Ray Breslin, super esperto di massima sicurezza che di mestiere fa l'evasore: testa il livello di fallibilità delle carceri. Ingaggiato per forzare una struttura top secret, progettata per annientare qualunque velleità di fuga e non solo, Breslin rimane vittima dello stesso sistema che lo aveva ingaggiato e si allea con il detenuto Rottmayer per combattere la brutalità disumana della "prevenzione" americana. Percorso da una vena sinceramente polemica nei confronti dell'inventiva prestata al culto della repressione, che si esprime in modo tristemente efficace nelle strutture di massima sicurezza alla Guantanamo, Escape Plan non è esente da riflessioni autentiche sulla legittimità della reclusione portata all'estremo e sul sadismo di tanta politica deviata; ed è anche un discreto action movie carcerario, con la giusta dose di scazzottate e un ritmo non scollato. Tuttavia, è proprio la presenza simultanea di Stallone e Schwarzenegger il limite più ovvio del film: il loro rimandare in continuazione ai fasti di un passato iconico fatto di muscoli lustri, mascelloni e slogan bellicosi, il loro essere così evocativi di una certa filiera cinematografica che ha coniato il mito del guerrigliero palestrato, combattivo in modo quasi romantico, bolla la pellicola come apologetica di un passato al tramonto. C'è poco spazio, in Escape Plan, per annotazioni tecniche sulla trama o sugli espedienti scenografici, che pure non si distinguono in negativo e hanno persino qualche sprazzo di originalità. Quello che troneggia al centro di ogni possibile approccio alla materia del film è il tandem Stallone-Schwarzy, la congiunzione nostalgica delle loro forme di machismo, diverse e complementari(irruenta in modo quasi robotico quella di Terminator, idealista e malinconica quella di Rambo). Per gli appassionati del duo, Escape Plan è un film da vedere con il riflesso di altri cult incollato alla rétina. Per tutti gli altri, è il classico epilogo di un mercoledi al cinema senza tante pretese. (La recensione del film "Escape Plan" è di Elisa Lorenzini)
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