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Edison recensione] - Edison vs. Tesla, corrente continua vs. corrente alternata. Sembra una disquisizione che possa appassionare solo un branco di nerd iscritti al corso di elettrotecnica invece è una delle vicende più esaltanti nella storia dell'umanità: la guerra delle correnti, come è stata ribattezzata. Siamo agli albori della modernità, il mondo cha passa dal buio alla luce, dai lumi di candela all'energia elettrica. Un miracolo: si aziona una leva e le città d'incanto si accendono. Dal nulla (per noi che non capiamo niente di fisica è un miracolo ancora oggi). Thomas Alva Edison è un mito. Imprenditore, inventore, industriale. Si dice che abbia depositato più di mille i brevetti nel corso della sua straordinaria carriera. Tra essi, la lampadina, il fonografo, il cinetoscopio, ebbene sì il papà del cinema. Dall'altro lato George Westinghause, quello degli elettrodomestici ancora in commercio e Nikola Tesla che non c'entra niente con la macchina di Elon Musk (o meglio, c'entra perchè la macchina prende il suo nome) e forse i più lo ricorderanno nella versione fantasiosa di Bowie in The Prestige. Eccentrico scienziato di origine serba, di Edison, Tesla, è una sorta di contraltare in negativo: osannato, di successo, dallo spiccato fiuto affaristico Edison, geniale idealista tutto d'un pezzo, morto in povertà e semi-dimenticato Tesla. Insomma, ci troviamo di fronte alla classica storia che è già di per sé talmente appassionante che difficilmente la si potrebbe rovinare trasponendola su grande schermo (non è detto, basti guardare il pasticcio che hanno combinato con il recente "Il professore e il pazzo"). Ma Alfonso Gomez-Rejon, regista che si è fatto le ossa in tv con American Horror Story, fa di più, non si accontenta semplicemente di raccontarla ma ci mette del suo, confezionando un'opera rock, visionaria e personale, un film che a dispetto della cronaca si fa a tratti simbolico, astratto, ellittico, coreografato quasi fosse un musical grazie ad una macchina da presa in perenne movimento, tagli di inquadrature inusuali, un montaggio serrato che scandisce la narrazione e una colonna sonora che in sottofondo incalza dettando il ritmo. Peccato che a ¾ di film, "Edison, l'uomo che illuminò il mondo" tenda a sfilacciarsi perdendo di compattezza e peccato che la figura di Tesla rimanga alla fine solo sullo sfondo, incompiuta e indefinita, preferendogli, il film, l'altro (del resto si intitola Edison, non Tesla). Cast di prima grandezza con a capo Benedict Cumberbatch nei panni del protagonista che, dopo Alan Turing, deve averci preso gusto a interpretare scienziati realmente esistiti. Insieme a lui: Michael Shannon è George Westinghause, Nicolas Hoult è Nikola Tesla, Tom Holland è Samuel Insull, stretto collaboratore di Edison (spider man e doctor strange), Matthew McFayden è il potente banchiere John Pierpont Morgan, proprio lui, il fondatore della J.P. Morgan.
(La recensione del film "
Edison" è di
Mirko Nottoli)
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