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Dracula Untold recensione] - Corre l'anno 1462 e la Transilvania gode di un lungo periodo di pace, ormai stanca delle guerre, sotto il governo giusto e magnanimo del principe Vlad III di Valacchia (Luke Evans) e della sua amata e coraggiosa moglie Mirena (Sarah Gadon). La coppia reale assicura al paese la pace e al suo popolo la protezione, difendendolo dal potente impero ottomano, un flagello dilagante che ha come obiettivo la dominazione del mondo. Ma quando il sultano Mehmed Secondo (Dominic Cooper) pretende che mille giovani della Valacchia, tra cui il figlio di Vlad siano strappati alle famiglie e arruolati a forza nel suo esercito. Vlad allora decide di intraprendere un viaggio per la cima del Dente Rotto e per fare un patto con un demone che gli darà la forza di cento uomini prendendosi in cambio la maledizione della seta insaziabile per il sangue umano. La fascinazione del vampiro dura da secoli e, col cinema, si è sviluppata a dismisura. Negli ultimi anni, indubbiamente, a livello mediatico, abbiamo assistito a una sorta di esemplificazione pop dell'icona del vampiro; basti pensare alla più recente Twilight Saga (che innegabilmente ha rilanciato la moda del vampirismo) fino ai fenomeni televisivi (probabilmente, ben più riusciti) quali The Vampire Diaries e True Blood. Con questo Dracula Untold, diretto dall'esordiente Gary Shore, si ritorna alla storia in costume, prendendo come punto di partenza il celebre personaggio descritto da Bram Stoker per avere il pretesto di raccontare le origini di questo mito. Infatti, Stoker nel suo libro si è soffermato solo su una parte della vita di questo celebre personaggio, lasciandosi sfuggire la possibilità di capire come e quando sia nato. Alla base di questo film, in realtà, ci sarebbero anche la lunga sfilza di storie e leggende che popolano il folklore di una miriade di genti e di etnie. Le carenze registiche di un esordiente come quale è Gary Shore sono evidenti ma il problema più grosso va ricercato nella storia. Purtroppo, Dracula Untold non riesce a definire un intreccio lineare (anche a causa del ritmo eccessivamente sincopato della regia), trasformandosi in una sorta di conciso sommario nel corso del quale succedono una serie di eventi, appaiono personaggi (per niente caratterizzati) e l'azione si limita a rapidissime evoluzioni e acrobazie di Dracula stesso, lasciando non solo l'appassionato di vampiri ma anche l'appassionato di blockbuster e azione completamente a bocca asciutta. Sostanzialmente, Dracula Untold intrattiene malissimo e non sfrutta nemmeno le doti drammatiche di un attore del calibro di Luke Evans.
(La recensione del film "
Dracula Untold" è di
Francesca Casella)
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