Trama
DOLLS di Takeshi Kitano
Tre storie sull’amore che non muore mai, ispirate dalle marionette del teatro Bunraku. Matsumoto e Sawako, due giovani amanti, vagano legati da una lunga corda rossa alla ricerca di qualcosa che hanno tragicamente perduto. Hiro è un vecchio boss della yakuza. Trent’anni fa era un povero operaio che ha abbandonato la fidanzata per inseguire il suo sogno di successo. Oggi è di nuovo nel parco nel quale la incontrava. Haruna passa la maggior parte del suo tempo a osservare il mare, col suo bel viso coperto dalle bende. Non molto tempo fa, era una pop star di successo che viveva tra show televisivi e sessioni di autografi. Nukui è forse il suo fan più devoto, e oggi vuole dimostrarglielo.
Idea Centrale
Tre parabole sulla permanenza dell'amore, e su come questo sfidi l'immanenza delle cose del mondo.
Analisi
In Dolls Kitano mette fra parentesi la sua maniera ellittica e selvaggia di guardare all'ultimo Kurosawa e al teatro di marionette giapponese, il bunraku. Tre amori estremi, tre legami assoluti e tragici. Due amanti uniti da una lunga corda rossa che trascinano sempre con sè, i vagabondi legati; il fan di una popstar sfigurata in un incidente che finisce per cavarsi gli occhi; un vecchio boss della yakuza che ritrova ad attenderlo nel parco, sulla loro panchina, la fidanzata di tanti anni prima. Tre storie che Kitano incastra in un complicato gioco di incroci e rimandi fra paesaggi mozzafiato, colori ricorrenti (foglie rosso fuoco, sangue sull'asfalto) e stagioni che scorrono crudeli come il destino. Lentissimo, iterativo, tutt'altro che facile. Ma per chi riesce ad entrarvi, un incantesimo." (Fabio Ferzetti, Il Messaggero, 6 Settembre 2002)
Note e curiosità
È stato presentato in concorso alla 59ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.