La recensione del film Divine La fidanzata dell'altro

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DIVINE LA FIDANZATA DELL'ALTRO - RECENSIONE

Divine La fidanzata dell'altro recensione
Recensione

di R. Gaudiano
[Divine La fidanzata dell'altro recensione] - Roma è in trepidante attesa. Dalla Cappella Sistina uscirà il nome del nuovo Pontefice. Intanto arriva nella Capitale Gregory (Callum Turner), reporter americano inviato dalle reti televisive del suo paese per un servizio in diretta sul nuovo Papa. Maria (Matilda De Angelis), giovanissima e bella novizia, sta per pronunciare i voti per diventare suora. L'incontro tra Gregory e Maria è fortuito ma decisivo. Tra i due nasce subito una forte attrazione che li porterà a consumare l'amplesso amoroso nella camera d'albergo di Gregory. Tra le vie e i vicoli bellissimi di Roma, il regista tedesco Jan Schomburg, mette su una storia d'amore con l'idea di renderla il più possibile intrigante e accattivante. Il regista e sceneggiatore ha giocato tutto sull'incompatibilità religiosa dei due protagonisti: Gregory ateo e Maria promessa sposa di Gesù. Ma la storia purtroppo perde il suo filo d'Arianna sin dall'inizio, colpa di una sceneggiatura scomposta, che rende farraginosa l'intera narrazione nelle fasi più esplicative e salienti. L'dea di Schomburg (forse) era di raccontare lo stato delirante che strada facendo assale il protagonista nel momento in cui per lui non solo si rende percepibile l'entità dell'Altissimo, iniziando per Gregory visioni destabilizzanti e stati d'animo persino preoccupanti. Anche Maria ha il suo ben pensare con il suicidio della Madre Superiora, che mette in crisi non poco il suo slancio mistico. Elementi della narrazione che s'inseriscono in tutto il contesto in modo discordante e mal gestiti nello sviluppo di tutta la storia che cambierà radicalmente le vite dei due protagonisti. E tutto questo plot intriso di confusione penalizza la recitazione della De Angelis e di Turner, che caratterizzano i loro personaggi in modo freddo e distaccato, assolutamente senza nessuna forza emotiva coinvolgente. Qualche immagine fotografica degna di rispetto aiuta ad andare fino in fondo nella visione di questo film che va letteralmente messo in un dimenticatoio di cui andrebbe buttata la chiave. (La recensione del film "Divine La fidanzata dell'altro" è di Rosalinda Gaudiano)
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