Trama
DIES IRAE di Carl Theodor Dreyer
Nel 1600, in un villaggio danese, il pastore protestante Absalon vive in casa con la
madre e la giovane moglie Anna. L'uomo è intransigente e rigido e condanna al rogo una vecchia accusata di stregoneria, nonostante questa cerchi di impietosirlo con il ricordo di un'altra presunta strega da lui graziata anni prima, la madre di Anna. Dopo l'esecuzione Absalon si dibatte nel dubbio mentre la moglie è atterrita e affascinata dalla rivelazione di essere figlia di una strega. Frattanto torna a casa Martin, figlio di primo letto del pastore e fra lui e la matrigna nasce un rapporto d'amore. Il pastore, quando apprende l'infedeltà della moglie, muore e la suocera accusa pubblicamente la
nuora di averlo ucciso con le sue arti magiche e la denuncia come una strega. La ragazza, quando scoprirà che Martin non la difende, si autoaccuserà di ogni crimine e verrà condannata al rogo.
Idea Centrale
Riflessione sul rapporto fra fede e vita, tra intransigenza morale ed aspirazioni umane: una dolente parabola sull'intolleranza e sulla superstizione.
Analisi
È la tensione e l'orrore, che lentamente emerge, la parte più riuscita del film: la sensazione di buio, di superstizione e di infamia in cui era sprofondata la mente della gente nel Medioevo. I personaggi, nei rapporti e nei conflitti che li legano uno all'altro, incarnano le infinite sfaccettature dell'animo umano. Opera di straordinaria intensità e con una solida struttura espressiva e tematica, rappresenta il capolavoro di uno dei più solitari maestri del cinema. Incompreso a lungo dalla critica, è oggi largamente riconosciuto come una delle più grandi espressioni dell'arte cinematografica.
Note e curiosità
Tratto dal dramma del norvegese Hans Wiers-Jensen il film è stato girato nel 1943, mentre i tedeschi occupavano la Danimarca.(Da i "201 film capolavoro secondo la critica" di Gaetano Sandri)