La recensione del film Dark Crimes

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DARK CRIMES - RECENSIONE

Dark Crimes recensione
Recensione

di Mirko Nottoli
[Dark Crimes recensione] - Opera seconda di Alexandros Avranas, regista salito agli onori delle cronache per lo "scandaloso" Miss Violence, esponente insieme a Yorgos Lanthimos della new wave del cinema greco, sviluppatasi all'ombra del default e della troika, Dark crimes è un film del 2016, che fu massacrato allora dalla critica e che esce ora in Italia direttamente su Prime Video. Sul noto sito Rotten Tomatoes il film ha un indice di gradimento dello 0%, totalizzando una media di voti pari a 2,56 su 10. Difficile, difficilissimo, da tali premesse, restare delusi. E infatti la prima sensazione è che non si tratti di un capolavoro ma che ci è capitato di vedere anche di peggio. Interroghiamo Wikipedia e da lì apprendiamo che ScreenMovie l'ha definito freddo, torbido, noioso. Non ci pare. O almeno: torbido anche troppo, freddo e noioso proprio no (merito anche dell'ora e 26 di durata). Anche perchè il mistero a base di sesso, violenza e omicidi è un meccanismo rodato di sicura presa, così come il personaggio dell'investigatore tormentato che ha gettato alle ortiche la sua vita, privata, famigliare e professionale, per inseguire la risoluzione di un caso (interpretato da un inedito e per certi versi convincente Jim Carrey "polacco"). Semmai Dark crimes fallisce in quanto avvolto da un'atmosfera esageratamente fosca, tra ambienti fatiscenti e tinelli asfittici, alla ricerca spasmodica dello scalpore a tutti i costi, a fronte di una sceneggiatura traballante e semplicistica, zeppa di stereotipi, personaggi macchiettistici e snodi narrativi di disarmante banalità. Citiamo in ordine sparso: l'omicida che replica un omicidio descritto in un libro e pertanto viene incriminato l'autore (vi ricorda qualcosa?), l'autore arrogante e cinico, dal linguaggio spregiudicato, che supera la prova della macchina della verità (vi ricorda qualcosa?), l'incriminazione fondata sulle descrizioni presenti in un best seller che però pare abbia letto solo l'investigatore, un intero impianto accusatorio che decade perchè si scopre che l'accusato nel momento dei fatti si trovava addirittura all'estero (alla faccia dell'alibi), calunnie verso pubblici ufficiali rilasciate alla stampa che la stampa riprende senza alcuna verifica e senza che nessuno invochi la diffamazione. Il messaggio, o i messaggi: il relativismo della verità (?), la corruzione del potere (!), la volgarità e l'avidità dei maschi (!!!), lo scarto insanabile tra legge e giustizia e la conseguente afflizione del detective idealista. Tra gli interpreti, oltre a Jim Carrey anche Marton Csokas e Charlotte Gainsbourg che, quando si tratta di intrattenere rapporti malati con gli uomini, non si tira mai indietro. (La recensione del film "Dark Crimes" è di Mirko Nottoli)
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