di R. Gaudiano
[
Crescendo recensione] - Un progetto a dir poco fantastico che la filantropa Karla De Fries (Bibiana Beglau) propone al direttore d'orchestra, ormai in pensione, Eduard Sporck (Peter Simonischek). La proposta della donna è quasi una missione impossibile: Sporkc deve costituire un'orchestra composta da palestinesi ed israeliani per suonare ad un unico concerto. Il progetto è finalizzato a rappresentare in un evento musicale la possibilità che possa esserci un futuro di Pace, un'intesa reciproca tra i due popoli in guerra, Palestinesi e Israeliani, mettendo da parte ogni sorta di conflitto. Il concerto si terrà a Vipiteno in Alto Adige, dove a breve ci saranno dei negoziati per la Pace tra Israele e Palestina. La Fondazione presieduta dalla De Fries ha ricevuto l'incarico di organizzare questo evento, con la speranza dell'apertura della prima scuola di musica in Cisgiordania. Per Layla (Sabrina Amali), giovane talentuosa violinista di Qalqiya, è l'occasione del riscatto, del rispetto che non ha mai avuto. Così è per Omar (Mehdi Meskar), sempre di Qalqiya, giovane timido. Musicista autodidatta di clarino, Omar suona nella piccola band famigliare per i matrimoni del paese ed essere stato scelto dal maestro Sporck rappresenta per lui il trampolino di lancio nel vero mondo della musica. Diretto dall'israeliano Dror Zahavi, ormai impiantato a Berlino, "Crescendo", sceneggiato dallo stesso Zahavi e da Johannes Rotter, è un microcosmo di vita sociale in una storica residenza in Alto Adige dove giovani musicisti israeliani e palestinesi vivono riuniti nel preparare il concerto. Lì fanno le prove, tutti insieme ed affrontano la tensione quotidiana del conflitto che comunque esiste. Nonostante tutto il maestro Sporck, non senza scheletri nell'armadio, si trova costretto ad organizzare delle vere e proprie terapie di gruppo per queste coscienze imprigionate nell'odio per ragioni di coesistenza in un territorio conteso da entrambe le parti. Sono giovani musicisti con un comune denominatore, la scelta della musica come rappresentazione nobile e linguaggio univoco in un concerto per la vita, per la Pace. Ma le barriere da abbattere sembrano impossibili. L'odio che si insinua costante tra le note musicali è dettato da una storia di morte, sopraffazione di diritti nell'usurpazione di una terra contesa da entrambe le parti in causa. Storie di vite che si confrontano sulle note eterne di Wagner e Vivaldi. Layla, Omar, Shira (Eyan Pinkovitch), Ron (Daniel Donskoy) l'eccelso violinista di Tel Aviv, giovani talenti che grazie al progetto di Pace provano comunque a misurarsi con i loro rancori, rabbie e aspettative in un crescendo di resa dei conti, che al pari di un brano musicale raggiunge l'apoteosi scenica. Ci sono situazioni impossibili perché il messaggio di Pace possa concretizzarsi. "Crescendo" mette in scena questa impossibilità, nonostante Sporck ce la metta tutta perché la Pace trionfi, anche solamente nell'atteso concerto finale. "Crescendo" comunque nella sconfortante sconfitta, rappresenta il trionfo della perseveranza nell'azione sulle coscienze. Nell'attesa dell'imbarco, lì in aeroporto, divisi da una barriera trasparente, i giovani musicisti suonano il Bolero di Ravel, musica di morte nel ricordo di Omar, vittima sacrificale di un eterno conflitto. Un crescendo di note e musica invade lo spazio che diventa unito nel messaggio potente, negli sguardi complici di tutti i giovani musicisti, un tributo dovuto alla speranza di una vita migliore. Il Film ha ricevuto l'assegnazione del Premio "Pradikat besonders wertvoll", per il messaggio universale che rappresenta, una Pace possibile sempre e solamente nell'incontro con l'altro.
(La recensione del film "
Crescendo" è di
Rosalinda Gaudiano)
- Vai all'
archivio delle recensioni
- Lascia un commento, la critica o la tua recensione del film "
Crescendo":