La recensione del film Conversazioni atomiche

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CONVERSAZIONI ATOMICHE - RECENSIONE

Conversazioni atomiche recensione
Recensione

di R. Gaudiano
[Conversazioni atomiche recensione] - La Fisica e gli scienziati, il mondo affascinante della ricerca che studia la materia, l'universo, l'inizio del tutto, il "Big Bang". Felice Farina, autore di "Conversazioni atomiche", si definisce ammalato di scienza e ha ben pensato di regalarci questo appassionante documentario che percorre alcuni luoghi importanti dove si fa scienza, conversando su di essa, intervistando scienziati che hanno fatto scienza e che ancora oggi lavorano per la scienza. In divertente chiave di commedia scientifica a carattere divulgativo, lo stesso Felice Farina accompagnato dal simpaticissimo Nicholas Di Valerio come cine-operatore, percorrono luoghi di scienza, là dove nascono e si sviluppano importanti esperimenti di fisica sperimentale. Dai Laboratori Nazionali di Frascati, dove è in funzione l'acceleratore di particelle Daphne, al Laboratorio Nazionale del Gran Sasso, all'interferometro Virgo, all'Osservatorio astronomico di Campo Imperatore, il viaggio nella scienza di Farina ed del suo scanzonato accompagnatore è una piacevole scorribanda di dialoghi aperti con scienziati come Catalina Curceanu, Andrea Ghigo, Catia Milardi e Antonella De Ninno di Frascati, Marcello Messina dei Laboratori del Gran Sasso e Guglielmo M. Tino, professore ordinario di Fisica Atomica dell'Università di Firenze. Il divertente rapporto tra Farina ed il suo quasi annoiato assistente Nicola è propedeutico al rapporto che poi lo stesso Farina avrà con gli scienziati catturati per rispondere alle sue domande sui fenomeni della Fisica. L'intervista ad Adalberto Giazotto, scomparso lo scorso anno, accompagna lo spettatore ignaro dello studio della materia, con tatto e discrezione nella descrizione dell'affascinante mondo della Fisica. Il montaggio di Flavio Campioni alterna con efficace comunicazione visuale gli incontri e i dialoghi con illustri scienziati con simpatici filmati dell'archivio Luce e disegni esaustivi sull'argomento trattato, costruendo un messaggio immediato ed accattivante con grande ed inarrestabile passione, in cui la musica gioca un ruolo straordinario. In effetti Farina ha aperto una finestra su quel mondo di scienza sconosciuto a molti, un mondo di nicchia, dove apparecchiature costruite per grossi esperimenti, acceleratori per particelle, sale sperimentali raggiungibili a 150 metri sotto la superfice terrestre o attraverso tunnel scavati nella roccia, rappresentano i luoghi dove si produce continuamente sapere scientifico e nuova conoscenza spesso di grande supporto anche a molte altre branche della scienza, come quella medica. Gli scienziati adottano la relatività einsteniana per spiegare la fisica delle grandi dimensioni spaziali, cui si affianca lo studio della meccanica quantistica di Planck che si applica ai trasferimenti energetici nel mondo estremamente piccolo. Due concetti essenziali, elementari della fisica contemporanea, che Farina ha voluto metter in evidenza perché vadano in un certo senso prima di tutto conosciuti e poi compresi, per aiutarci ad introdurci a piccoli passi nella meravigliosa e perfetta dinamica dell'universo che ci governa. Allora ci si chiede: davvero quando l'umanità sarà estinta, la scienza sarà l'atto più nobile che l'uomo avrà compiuto? Certamente, perché la Scienza è una prerogativa solo umana. (La recensione del film "Conversazioni atomiche" è di Rosalinda Gaudiano)
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