[
Comic Movie recensione] - Hugh Jackman con i testicoli appesi al collo davanti ad una sbigottita Kate Winslet, Halle Berry che mescola la guacamole con una tetta, Naomi Watts che limona il figlio adolescente, Richard Gere che disserta di peni smaciullati, Gerard Butler vestito da lepracauno. Chi gliel'ha fatto fare? Ma i fratelli Farrelly naturalmente, che non contenti di aver pettinato Cameron Diaz con lo sperma, aver trasformato Greg Kinnear e Matt Damon in due gemelli siamesi attaccati per una spalla, aver fatto ingrassare Gwyneth Paltrow di duecento chili, aver passato in rassegna tutte le eruzioni cutanee possibili immaginabili, dalla psoriasi agli eritemi, dalle pustole alle cisti sebacee, da verruche a dermatiti atopiche ottime per malattie imbarazzanti, calano con Comic Movie il carico da undici superando probabilmente il punto di non ritorno. Alla testa di un manipolo di registi e sceneggiatori, prendono la loro proverbiale irriverenza e la disintegrano in migliaia di schegge impazzite che saettano in ogni direzione senza logica attraverso i numerosi episodi che compongono il film, tutti scollegati tra loro se si esclude un'iniziale cornice presto buttata alle ortiche che sembra funzionare da captatio benevolentiae impersonata da un sempre più immusonito Dannis Quaid, tutti uniti dal minimo comune denominatore che va sotto il nome di "perversione sessuale". Che declinata secondo i Farrelly diventa motivo per una goliardica scorribanda tra il politicamente scorretto e il cattivo gusto, assenza di freni inibitori ad arginare la decenza che si riflette nella struttura ad episodi destrutturata e dissennata, priva di fili logici e rapporti consequenziali, dove non vige nessun altro principio al di fuori dell'automatismo istintuale e incosciente, irrazionale e osceno. In Comic Movie Vale tutto: pissing, coprolalia, incesto, sadomasochismo, feticismo. Estetica dell'orrido in cui orrido è sinonimo di brutto esteriore ma anche di demenzialità umana. Ogni tanto il bisturi affonda, ogni tanto no. Ogni tanto si ride, ogni tanto no. Obiettivo principale: fare schifo! Obiettivo centrato in pieno. Ciò che disturba però non è la volgarità dei contenuti, non sono le quintalate di merda che ci buttano addosso e noi come bambini a paciugarci dentro, quanto la sensazione di sostanziale inconsistenza che sorregge l'operazione.
(La recensione del film "
Comic Movie" è di
Mirko Nottoli)
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