Trama
CASCO D'ORO di Jacques Becker
A Parigi, nei primi del Novecento, la malavita è organizzata in bande dalle ferree leggi. "Casco d'oro" (Signoret), una splendida prostituta, è l'amante di un piccolo delinquente. Quando questi scopre che la ragazza si sta innamorando di George Manda (Reggiani), un giovane ed onesto falegname, provoca una lite furiosa. Nello scontro, Manda uccide il capobanda e poi tenta la fuga. Ma avendo saputo che un amico è stato arrestato al suo posto, si costituisce. Il falegname finisce alla ghigliottina, mentre i suoi ex amici si contendono i posti in prima fila per assistere al macabro spettacolo.
Idea Centrale
E' innanzitutto il ritratto dell'ambiente e della vita quotidiana dei giovani delinquenti (chiamati "apaches") che trascorrono il loro tempo tra le taverne, le piccole rapine e la prigione, ma è anche un canto all'amore, all'amicizia ed alla lealtà.
Analisi
Il film trova gran parte dei suoi meriti nell'ingegnosa sceneggiatura e nella sua dimensione figurativa, che si richiama alla pittura di Renoir, dei divisionisti ed alle copertine del Pett Journal. Su questo sfondo vengono disegnate le figure dei due protagonisti, un Reggiani tutto nervi e una Signoret nel fulgore della sua bellezza e nel suo primo ruolo di rilievo.
Note e curiosità
"Casco d'Oro" è un personaggio realmente esistito nelle cronache nere francesi dell'inizio del secolo. (Da "201 film capolavoro secondo la critica" di Gaetano Sandri)