La recensione del film Captain Fantastic

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CAPTAIN FANTASTIC - RECENSIONE

Captain Fantastic recensione
Recensione

di Martina Farci
[Captain Fantastic recensione] - Ha raccolto premi in diversi festival mondiali, tra cui il Premio del Pubblico all'ultima Festa del Cinema di Roma e si appresta a diventare uno dei migliori film dell'anno conquistando il cuore degli spettatori: stiamo parlando di Captain Fantastic e del suo indimenticabile Viggo Mortensen. Diretto da Matt Ross, il film vede come protagonista Ben e i suoi sei figli vivere in una foresta del Nord America per una scelta di vita fatta insieme alla moglie. I ragazzi, che hanno dai cinque ai diciassette anni, si allenano quotidianamente sia fisicamente sia intellettualmente, ma quando una tragedia colpisce la famiglia, sono costretti ad abbandonare il loro rifugio sicuro e a confrontarsi con la realtà. Captain Fantastic è un film che lascia il segno proprio per il tema che racconta, molto più profondo di quanto sembri all'apparenza, dimostrandosi una commedia visionaria ed eccentrica che non perde occasione di esaltare il conflitto tra natura e cultura, supportato anche da una sceneggiatura estremamente intelligente e, perché no, commovente. Tra indie, on the road e vintage, Captain Fantastic costruisce un proprio universo anticonformista dove una famiglia vive cacciando, studia e legge, festeggia il compleanno di Noam Chomsky e pratica diverse prove di forza per sopravvivere alla natura o, più semplicemente, alle difficoltà della vita. Ma quando si scontrano con la "normalità", tutti i pregiudizi vengono meno. Inizia così un viaggio emotivo che vede il personaggio di Ben scontrarsi con una realtà che aveva temuto per i suoi figli, ma che, in egual modo, elogia le sue scelte. A prevalere, infatti, è un confronto intellettuale e culturale tra due mondi diversi ma inconciliabile già in partenza. Ed è proprio questo il tema che Ross approfondisce con una sensibilità estrema, senza però giudicare quale metodo sia più idoneo, soprattutto ora che la tecnologia ne è padrona. Probabilmente la via di mezzo è un giusto compromesso, ma il film vuole evidenziare un percorso di crescita personale che porta ad una riflessione non indifferente anche per lo spettatore più scettico che non può non rimanere ammaliato dall'esuberanza di Ben e della sua famiglia. E Viggo Mortensen, in questo, regala una delle sue performance più sincere e sentite, accompagnato da un cast che funziona alla perfezione, capitanato da un George MacKay - Pride, 22.11.63 - ormai in rampa di lancio. Captain Fanstastic, quindi, è un film che emoziona, diverte e commuove, ma che inesorabilmente lascia dietro di se diversi interrogativi: utopia o realtà? Follia o genialità? (La recensione del film "Captain Fantastic" è di Martina Farci)
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