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By The Sea recensione] - Lento, lento, lento. Lui è uno scrittore alcolizzato, lei un' ex ballerina depressa. Arrivano in un anonimo paesino francese sul mare (Malta nella realtà, dove il film è stato girato, a Gozo per l'esattezza), lui per cercare l'ispirazione ormai perduta, lei, forse la voglia di vivere. Nella stanza accanto, complice un buco nel muro, una giovane coppia in luna di miele attirerà la loro attenzione e li costringerà ad affrontare i propri scheletri nell'armadio. Dramma esistenziale, dai toni rarefatti e minimali, costellato da frasi apodittiche sull'amore e la felicità a forte rischio scult. Lui passa le giornate al bar a scrivere e bere. Lei in camera da letto, con lo sguardo perso nel vuoto. Lui che le chiede: "perchè non vuoi essere felice?". Il barista che gli dice: "Vuoi un consiglio? Amala". Scrive e dirige Angelina Jolie Pitt, narcisista e autoreferenziale, sofferente e magra come un attaccapanni, ci tiene più volte a riprendersi a seno nudo forse per esorcizzare le paure che la stringono, mentre il marito Brad la asseconda amorevole in ogni capriccio, incassando e attutendo i colpi delle sue spigolature. Succede poco o nulla. Il dramma è tutto interiore. Eppure By the sea, lentamente e inesorabile riesce a rendere palpabile e in modo crescente la tensione che scorre sotto pelle, il grumo di rabbia e dolore latente che non riesce né a sciogliersi né ad esplodere, le grida che vorrebbero uscire ma che muoiono strozzate in gola. Il ridicolo involontario pare essere costantemente in agguato ma viene sempre controllato e tenuto alla giusta distanza (non come fa Michele Placido nel recente La scelta, che non perde occasione per risultare patetico). Nell'interesse morboso verso l'altra coppia, nell'equilibrio instabile tra i due protagonisti, nello scarto tra la verità di ciò che non si dice e la falsità di ciò che si dichiara espressamente, By the sea svela e pone domande non scontate sulle contraddizioni e le complessità dell'animo umano, attraversato da impulsi autolesionistici, desideri subcoscienti, istinti carnali, una razionale seppur parziale inclinazione al bene e, su tutto, la faticosa ricerca della felicità. I coniugi Pitt, affiatatissimi (e ci mancherebbe!), sono calati perfettamente nelle parti. Il dubbio su cosa nasconda di così terribile il passato di lei troverà alla fine una non necessaria spiegazione e sarà la più ovvia e la meno importante.
(La recensione del film "
By The Sea" è di
Mirko Nottoli)
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