La recensione del film Buoni a nulla

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BUONI A NULLA - RECENSIONE

Buoni a nulla recensione
Recensione

di A. Carmosino
[Buoni a nulla recensione] - "Buoni a nulla", ultimo film di Gianni Di Gregorio ci racconta con leggerezza e semplice ironia la storia di personaggi qualunque abituati a subire l'invadenza di chi li circonda, le provocazioni e i soprusi quotidiani come capita a molti di noi, ad opera dei "prepotenti" sui più deboli. È una commedia che affronta un tema semplice e forse, quasi in modo volontario, un po' superficiale. In fondo c'è poco da scavare.. Di Gregorio ci presenta infatti a grandi linee le vite dei personaggi, dipendenti statali abituati a lavorare con tranquillità e senza molta pressione. Gianni interpreta un impiegato romano fannullone che, alla vigilia della pensione, scopre di dover lavorare per altri tre anni. Viene cacciato di casa dalla ex moglie, che nel frattempo si è messa con un dentista (Marco Messeri), e dalla figlia (Camilla Filippi). Viene trasferito a lavorare nell'estrema periferia di Roma. Nel nuovo ufficio sul Raccordo Anulare trova un ambiente lavorativo apparentemente diverso da quello precedente: nuovi colleghi, una direttrice capricciosa e il solito dipendente incompetente ma servo del potere. Tra questi però, anche un collega buono e pacato, Marco Marzocca, che ha la scrivania di fianco la sua, mai nervoso, e innamorato della loro collega seduttrice-approfittatrice, interpretata da Valentina Lodovini. Di Gregorio interpreta un uomo passivo e qualunque che prende le cose che gli accadono senza troppo peso e reazione. Durante una seduta dal dentista però, questo gli consiglia di incazzarsi una volta ogni tanto perché male non fa, anzi soprattutto per la salute, potrebbe essere una cosa auspicabile. La sua prima cattiveria "esplode" nei confronti di un vaso di fiori, colpevole di richiedere tutti i giorni un bicchiere d'acqua. Con un umorismo leggero ed elegante, il regista ed interprete del film, inizia a ribellarsi alla quotidianità, non subendola più passivamente ma reagendo ad ogni provocazione e angheria. Con Marco Marzocca, amico oltre che suo collega, stringono una sorta di "patto": sembrano incarnare inizialmente la perfetta figura del "buono a nulla" e pian piano, facendosi forza a vicenda, iniziano a sbottare e a prendersi per mano contro il mondo arrogante e approfittatore facendo scaturire una serie di esilaranti situazioni. (La recensione del film "Buoni a nulla" è di Maria Azzurra Carmosino)
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