La recensione del film Barry Lyndon di Stanley Kubrick

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Trama

BARRY LYNDON di Stanley Kubrick

Barry Lyndon Recensione
Barry, giovane scapestrato e dalle sfrenate ambizioni, deve fuggire dalla casa materna a causa di un duello causato dalla sua infatuazione per la cugina. Durante il viaggio viene derubato di tutti i suoi averi. A causa di questo fatto si arruola nell'esercito britannico, ma ben presto diserta. Un giocatore d'azzardo diventa il suo protettore e grazie a lui conosce Lady Lyndon. Dapprima ne diventa l'amante e poi il secondo marito. Da lei avrà anche un figlio, Brian. Le spese folli e la gelosia verso il suo piccolo da parte del figlio prime nozze , Lord Bullington, generano una sfida a duello fra quest'ultimo e Barry Lyndon. Dopo essere stato ferito alla gamba, che gli verrà amputata, Barry Lyndon sarà costretto a lasciare per sempre l'Inghilterra.
Idea Centrale
La descrizione di società violenta e classista, chiusa e spietata che nasconde le miserie dietro la maschera del perbenismo.
Analisi
La storia è descritta con una straordinaria complessità schematica e stilistica. Il motivo dominante è la luce, vista come metafora del pensiero illuminista (che nasconde una concezione fatalistica della vita). Tutto il film è girato con luce naturale o in ambienti rischiarati dalle candele o dalle lampade a petrolio, che illustrano in maniera reale e pittorica il Settecento inglese, evocato anche dalle musiche di Bach, Mozart e Handel.
Note e curiosità
Per girare gli interni con la sola luce delle candele è stato usato un obiettivo creato per le fotografie dal satellite ed una pellicola sensibilissima. Oscar per la fotografia, l'adattamento musicale, le scenografie e i costumi. (Da "201 film capolavoro " di Gaetano Sandri)


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