La recensione del film Ballerina

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BALLERINA - RECENSIONE

Ballerina recensione
Recensione

di A. Bizzotto
[Ballerina recensione] - Favola realistica (o quasi) in cui un'orfana piena di vita e di allegria, nella Francia del 1880 o poco oltre, sogna Parigi e l'Opéra per studiare danza ed entrare nel corpo di ballo della celebre maison. Il sogno del balletto classico rivive questa volta attraverso gli occhi di una bambina, Félicie, per cui scappare dall'orfanotrofio è la più elettrizzante delle avventure, intrisa di spirito romantico ma non nostalgico e, a sorpresa, molto lontana da banali cliché. Almeno per quanto riguarda i sentimenti e le aspirazioni. Perché la giovane protagonista, per essere ammessa all'école de danse parigina, dovrà soffiare il posto alla viziatissima ragazzina ricca tutta tecnica e niente cuore. Conquisterà la fiducia del maître ex-danzatore superstar grazie alle lezioni private di un'ex-ballerina costretta da un incidente a trasformarsi in umile domestica. Slancio creativo e spirito guascone permeano un cartoon dal gusto europeo che racconta una storia di successo e di riscatto condendola con ironia raffinata. Anche se la struttura dell'intreccio è fra le più classiche, con una finta battuta d'arresto che anticipa un finale in crescendo. Qualche peccato di convenzionalità arriva solo con alcune delle figure di contorno, dalla cattiva di caricaturale crudeltà (la madre della rivale di Félicie) fino al belloccio dell'Opéra, giovane virtuoso che ha i capelli biondi e lo stesso nome di Nureyev (Rudolf). La veridicità e l'attinenza al reale universo ballettistico è stata affidata ad Aurélie Dupont, attuale direttrice del Ballet de l'Opéra di Parigi, e a Jérémie Bélingard, étoile della compagnia. I due, coppia nella vita, hanno supervisionato l'animazione delle coreografie, ispirate soprattutto a quelle di Nureyev per l'Opéra, dal Lago dei cigni allo Schiaccianoci. L'Opéra Garnier è fedelmente ricostruita nei suoi interni, e lo spirito competitivo non è mai ritratto con innaturale perversità. Certo, alcuni dei passi che Félicie esegue sono inverosimili – dai giganteschi grand jetè fino ai fouetté multipli eseguiti sui tetti e sui camini. E la variazione dello Schiaccianoci che le due rivali eseguono, disegnata su quella della versione del balletto attualmente in repertorio all'Opéra, è oggi uno degli incubi di qualsiasi professionista per difficoltà: decisamente impossibile da eseguire per una ragazza che studia danza da poco tempo. A salvare Ballerina dal sapore dell'ennesimo cartoon che invita a inseguire i propri sogni è l'appassionata partecipazione che i registi francesi Eric Summer ed Éric Warin impiegano nel seguire le tappe, a volte rocambolesche, del percorso di crescita della loro protagonista. Il racconto è portato avanti con gioia, il ritmo scoppietta, la suggestione di una Parigi in cui la Tour Eiffel è in costruzione è genuina. Giovanissimi e pre-adolescenti apprezzeranno probabilmente più di mamma e papà, ma il divertimento è assicurato. (La recensione del film "Ballerina" è di Alessandro Bizzotto)
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