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Trama

BALLA COI LUPI di Kevin Costner
Balla coi Lupi Recensione
John, un ufficiale dell'esercito nordista, spinto da una irrequietezza esistenziale, abbandona la civiltà ed accetta di essere mandato ai confini con i territori indiani, in un avamposto solitario abbandonato da un distaccamento militare. In questo volontario eremitaggio, scoprirà il rapporto diretto con la natura attraverso l'amicizia con un lupo. Con un graduale processo di assimilazione della cultura indiana, imparerà a conoscere ed a stimare i pellerossa, apprenderà da loro un modo diverso di intendere l'esistenza, li aiuterà nella stagione della caccia ai bisonti e non esiterà ad armarli nel momento del pericolo. L'amore per una indiana mezzosangue e un drammatico incontro con i soldati lo convincono a cancellare completamente il suo passato ed a trasformarsi in "Balla coi Lupi", il nome datogli dai Sioux.
Idea Centrale
"Balla coi Lupi" è un omaggio rispettoso e sincero alla cultura indiana ed il poetico rimpianto per un Eden perduto, un paradiso ideale emblema di una totale armonia con la vita e con la natura.
Analisi
II film è interessante non solo per le prese di posizione a favore dei pellerossa ma anche per un nuovo realismo narrativo, che attribuisce forza e credibilità alle immagini e al contenuto. La sceneggiatura presenta lo stesso schema "buoni/cattivi" dei western tradizionali, ma invertito: ora sono i bianchi (eccetto, si intende, il protagonista) ad essere sgradevoli nell'aspetto e nell'anima.
Note e curiosità
Il sorprendente esordio alla regia di Costner ha ottenuto sette Oscar. Esiste una versione più lunga (235') che però nulla aggiunge allo splendore del capolavoro. (Da "201 film Capolavoro secondo la critica di Gaetano Sandri)


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