La recensione del film Babbo Natale non viene da Nord

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BABBO NATALE NON VIENE DA NORD - RECENSIONE

Babbo Natale non viene da Nord recensione
Recensione

di Rosalinda Gaudiano
[Babbo Natale non viene da Nord recensione] - Marcello(Maurizio Casagrande), di professione prestigiatore, sciupafemmine e bugiardo, ha una figlia , India(Annalisa Scarrone) che praticamente non vede mai. India, che ha una forte (vaga)somiglianza con la famosa cantante Annalisa, cerca di affermarsi come cantante, ma con scarsi risultati. Inoltre è ossessionata dalle sue continue sconfitte amorose che attribuisce allo scarso interessamento che suo padre ha nei suoi confronti. Per questo decide di reinventarsi il rapporto con il suo genitore, papà Marcello, praticamente inesistente. Padre e figlia si ritrovano nuovamente a convivere nella stessa casa in attesa del Natale. Ma Marcello, sempre in bolletta, per guadagnare 1000euro, accetta la proposta dal suo manager Gerardo(Angelo Orlando) di recarsi a Salerno dove, vestito da Babbo Natale, deve consegnare dei pacchi dono a dei bambini in un McDonald's. Ma succede che Marcello, non essendo allenato in performance ginniche, cade, sbatte la testa e perde la memoria. Grazie a padre Tommaso(Giampaolo Morelli) e ad una simpatica squadra di bambini disagiati, ospiti della casa d'accoglienza di padre Tommaso, Marcello viene soccorso e per lui inizia una serie di curiose vicissitudini fino al recupero totale della memoria e non solo. "Babbo Natale non viene da nord" si propone come una dolce favola natalizia, immersa nello sfavillio delle luminarie di cui gode, per tutto il periodo natalizio, la città di Salerno. Luminarie ormai conosciute come le "Luci d'artista" della città campana. Con piacevole sorpresa, la favola, sceneggiata e diretta da uno spassosissimo Maurizio Casagrande , velocemente scivola sui toni inconfondibili della commedia partenopea e del teatro napoletano. Casagrande sa ben comporre e rendere una comicità esplicita, di spirito acuto e finemente umoristico che troviamo tout court nella forza recitativa dello stesso Casagrande, maschera autentica ed ormai collaudata di una napoletanità comico-grottesca. Tuttavia il film, tra commedia scanzonata, realismo e un po' di surrealismo, a tratti soffre per debolezza registica e per incompiute sequenze narrative che penalizzano la coesione descrittiva della storia. Quel rapporto tra padre e figlia da recuperare, che sarebbe un po' il filo conduttore del film, resta emarginato in tutto il contesto narrativo, per poi concludersi molto frettolosamente nel finale. La recitazione forzata di Annalisa Scarrone non tiene il passo con il resto del cast. Una piacevole sorpresa è senza dubbio la caratterizzazione della squadra dei simpaticissimi bambini di padre Tommaso, che regalano momenti esilaranti schietti ed autentici, mai sopra le righe. Un punto a favore va a Marco Spoletini che riesce a ben calibrare i tagli nel montaggio. In conclusione "Babbo Natale non viene da nord" nonostante molte riserve, può essere considerato un divertente lavoro cinematografico, che non rientra nella catena dei soliti cine-panettoni natalizi. Nel complesso, anche se non completamente riuscito, è in grado di regalare tante ed inevitabili luminose risate, senza scadere in volgari e grevi battute, che purtroppo oggi caratterizzano la comicità della cinematografia italiana. (La recensione del film "Babbo Natale non viene da Nord" è di Rosalinda Gaudiano)
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