di M. Marescalco
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Annette recensione] - Promesso al Festival di Cannes 2020 e proiettato in apertura all'edizione dell'anno seguente, Annette segna il ritorno di Leos Carax dietro la macchina da presa dopo ben nove anni di assenza e rappresenta anche il debutto del regista in un film in lingua inglese.
Interpretato dai due straordinari corpi attoriali di Adam Driver e Marion Cotillard, Annette è uno straordinario inno alla vita che segue la tormentata storia d'amore tra un comico e una cantante lirica. Tra trovate visive spinte, visionarie e, forse, anche ridondanti, il progetto si tuffa a capofitto in una vicenda passionale che non lascia tregua allo spettatore. Dopo un prologo in cui la crew e il cast iniziano a prepararsi per lo spettacolo – provando, quindi, a lasciarsi alle spalle i due anni di buio e silenzio pandemici -, (ri)trova spazio la voglia di iniziare nuovamente a cantare, ballare e abbracciarsi sotto le luci dei riflettori.
Questo mare magnum di idee e debordante creatività è un film personale che veicola il punto di vista di Leos Carax sul mondo – impossibile, a tal proposito, non pensare alle corse sfrenate di Denis Lavant (attore feticcio del regista francese) in Rosso Sangue e Boy Meets Girl – e ne restituisce la tragica energia e vitale disperazione. Come Holy Motors, anche questo Annette lega indissolubilmente arte e vita in un connubio che cerca di sviscerare gli aspetti drammatici del sentimento amoroso.
Musical, dramma e noir, Annette lascia emergere mostri e fantasmi dell'animo umano attraverso una costruzione drammaturgica in grado di intrecciare fiaba e opera lirica. Nonostante una quantità oceanica di tematiche trattate e il rischio programmato che la nave rimanga vittima della tempesta concettuale cui va incontro, il film riesce a reggere e resistere in questo universo visionario e magmatico portato in scena. Cosa chiedere a un cineasta più di questo tuffo coraggioso nei gorghi oscuri della vita e della sua drammaticità? Fuori misura e fuori controllo, Annette è il film perfetto per celebrare il ritorno in sala e il mistero di questo mondo fuori dal tempo.
(La recensione del film "
Annette" è di
Matteo Marescalco)
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