La recensione del film Allied

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ALLIED - RECENSIONE

Allied recensione
Recensione

di Mirko Nottoli
[Allied recensione] - Lui è una spia, lei anche. Si conoscono in Marocco nel 1942, si innamorano durante una missione suicida, si sposano, lei partorisce sotto un bombardamento, vivono l'idillio mentre intorno infuria la guerra. Quando il film potrebbe avviarsi verso il più colossale degli happy end, ecco l'insinuazione non in preventivo. Del resto le spie sono inaffidabili per definizione. Il peggior Brad Pitt mai visto, con la faccia piallata, gli occhi a fessura e i pantaloni ascellari, gareggia con Marion Cotillard su chi recita peggio e vince. Diretto da un irriconoscibile Robert Zemeckis, passato da sperimentatore innovativo e originale ad anonimo mestierante privo di verve (già il precedente The walk non brillava per ingegnosità), Allied si farà ricordare soprattutto per la cronaca rosa (o la strategia di marketing?) ovvero per la fine del matrimonio tra Brad Pitt e Angelina Jolie causato, pare, a detta degli specialisti del gossip, da una relazione tra lui e Marion Cotillard nata proprio sul set, relazione più e più volte smentita ma a chi importa. Chi di spie ferisce di spie perisce. Una coppia di agenti speciali li fece innamorare (Mr. e Ms. Smith), una coppia di agenti speciali, ora come allora con diversi segreti da nascondere, li ha fatti separare. Ci impiega un'ora Allied ad entrare nel vivo ma quando ci entra ripaga dell'attesa. Peccato che quando sarebbe il momento di tirarla per le lunghe, di giocare sul filo della tensione, tra suspance, tempi dilatati e dubbi che una volta installati, come tarli, non lasciano dormire, quando potrebbe sguazzare crudelmente nell'ambiguità della situazione data, a colpi di spionaggio e controspionaggio, dove gli amici diventano nemici e viceversa, con annessi esami di fedeltà alla causa che poco si preoccupano di sentimenti e sentimentalismi amorosi, Allied decida invece di svoltare le carte già nel sottofinale in maniera frettolosa e fin troppo definitiva, dissipando in uno schiocco di dita tutta l'indeterminatezza fino a quel punto accumulata. Rimane solo il romanticismo. Godibile ma tutto sommato inutile. (La recensione del film "Allied" è di Mirko Nottoli)
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