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Trama

ALBA FATALE di William A. Wellman
Alba Fatale Recensione
Nel Nevada, un gruppo di contadini inferociti crede di riconoscere in tre avventurieri di passaggio (Andrews, Quinn, Ford) gli autori di numerosi furti di mandrie di bestiame, avvenuti nella zona negli ultimi tempi e li accusano anche di aver ucciso un allevatore. Guidati da un ufficiale tracotante ed ottuso, viene intentato contro di loro un processo ridicolo che nulla ha a che vedere con la giustizia. Nonostante non esistano prove concrete a loro carico e senza lasciare loro la minima possibilità di difendersi, i tre vengono giudicati colpevoli e impiccati. Troppo tardi emergerà la loro innocenza.
Idea Centrale
"Alba fatale" (che è tratto da un romanzo di Van Tilburg Clark) vuole mettere in risalto la figura di quanti si autonominano giustizieri in nome della legge (che spesso è sopraffazione). È la storia di un linciaggio di innocenti, e dell'intolleranza verso gli stranieri che sono sempre "sospetti".
Analisi
È uno dei primi, insuperati esempi di western "realista". La storia fa leva soprattutto sulla psicologia dei diversi personaggi e non si ferma mai sulla descrizione della violenza fine a se stessa. Splendida la fotografia "livida e cruda" di A.Miller. Tragedia della coscienza, Alba fatale anticipa di dieci anni i western psicologici e crepuscolari del cinema americano successivo.
Note e curiosità
La Fox era contraria al progetto di questo film e, per risparmiare, decise di non girare in esterni. Ma la ricostruzione in studio finì per accentuare l'atmosfera di claustrofobia del film ed aumentarne la forza drammatica.(Da "201 film Capolavoro secondo la critica di Gaetano Sandri)


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