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Al Buio recensione] - In occasione del Convegno "Ti amo…da morire, luci ed ombre del femminile" tenutosi a Roma l'8 marzo presso Palazzo Marini, col patrocinio della Camera dei Deputati, è stato proiettato il cortometraggio di Giacomo Arrigoni "Al buio – into the gloom", che ha praticamente fatto il giro del mondo, vincendo numerosi premi. 5' di denuncia di una condizione di violenza che molte donne subiscono quotidianamente e, spesso, all'interno delle stesse mura domestiche. Arrigoni non utilizza nel messaggio azioni cruente, volti tumefatti, grida e dolore fisico. Mette in scena la paura espressa da un volto. Quel sentimento che pietrifica e annichilisce, che imprigiona un corpo di donna, mutilata della sua dignità. Il volto della bravissima Francesca Faiella si coniuga alla perfezione in un gioco metaforico con la favola tormentata e dolorosa di "Cappuccetto Rosso" utilizzata da Arrigoni per dare un giusto e crudo spazio percettivo di una situazione di tormento e violenza psicologica. Un'ottima ed incisiva operazione di elementi combinatori, parole, suoni, rumori, e piani di ripresa definiscono ad arte le giuste proporzioni delle inquadrature della figura umana. Il messaggio arriva forte e diretto in un finale doloroso ma intriso di una speranza che fa parte della vita stessa. Il Corto, "Al buio - into the gloom" mostra tout-court la violenza che spesso si cela sotto sembianze affabulatrici per poi esplodere e rivelarsi dannata. A sostegno delle vittime di questa efferata violenza, il corto di Arrigoni si è coniugato con il ruolo del nuovo "Centro Psicologico Roma" dell'Ass.ne Ancis-Psiche, che appunto in questa occasione ha inaugurato la sua attività di supporto a tutte le donne in difficoltà e che subiscono abusi dai mariti, amanti, fratelli e padri.
(La recensione del film "
Al Buio" è di
Rosalinda Gaudiano)
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