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Trama

A SIMPLE LIFE di Ann Hui
A simple life Recensione
di Rosalinda Gaudiano
La domestica Tao (Deanie Ip), è stata a servizio per sessant'anni presso la famiglia Lee, ed ora si prende cura di Roger Lee (Andy Lau), che di mestiere fa il produttore cinematografico, unico della famiglia rimasto a vivere ad Hong Kong. Ma la realtà della quotidianità e il suo dirompente fatalismo sconvolge le esistenze, come quella di Tao che si ammala gravemente e decide di andare in pensione. Per Tao si aprono le porte di una casa di riposo e Roger le sta vicino come un figlio....
Idea Centrale
Ann Hui racconta la malattia di Tao, il suo soggiorno nella modestissima casa di riposo, la cura e la perseveranza che Roger rivolge all'anziana governante, la vita comunitaria della casa di riposo, spazio d'attesa triste nella sua dimensione ultima della vita stessa. Ann Hui riesce comunque a raccontare l'umanità nel rendere in modo avvincente il rapporto tra Tao ed il suo Roger, una condivisione misurata ed attenta di quei sentimenti di reciprocità, di gratitudine e benevolenza che strutturano un rapporto vero e sincero, rispettoso, nel tempo, in maniera composta.
Analisi
"A simple life" è costruito su codici espressivi e comunicativi che prediligono l'immagine, lo spazio, lo sguardo, il dialogo, in una forma narrativa semplice ma sorprendentemente efficace puntando in modo assoluto sulla soggettività della cinepresa, coinvolta nelle situazioni di vita umana, mostrando la realtà nella sua essenza più naturale e disinvolta.
Note e curiosità
Deanie Ip ha ottenuto alla 68a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, la Coppa Volpi per la Miglior Interpretazione Femminile ed il Premio Pari Opportunità conferito dal Ministero delle Pari Opportunità. Oltre a questi due importanti premi, il film ne ha conquistati anche altri di altrettanto alto riconoscimento e pregio artstico.


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