Visivamente
il film è
una gioia
per gli occhi
e strappa
l'applauso
per scenografie,
uso del colore,
gestualità
dei personaggi,
movimento
e ritmo. Ma
non c'è
altro. Sembra
che l'impegno
e la fatica
dei realizzatori
si siano esauriti
nella tecnologia.
Nell'escogitare
una storia
imperniata
su i due personaggi
creati 16
anni fa, e
finora visti
solo in cortometraggi,
non si è
trovato di
meglio che
riprendere
i vecchi classici
horror dell'Universal
e della RKO,
miscelarli
e imbastire
un racconto
in cui c'è
un po' di
Dracula, un
po' di dottor
Jekill, un
po' di King
Kong, un po'
di Frankenstein,
un po' di
Notre Dame
e nulla più.
La mancanza
di originalità
e di creatività
nella trama
è il
grande difetto
di questo
lavoro che
in Inghilterra
e negli Usa
ha mietuto
vari premi
ed ha ricevuto
una candidatura
all'Oscar
(!). Un film
che, come
la maggioranza
dei "lavori
animati"
degli ultimi
tempi, non
fa sognare,
non stimola
la fantasia
dello spettatore
ma sembra
adeguarsi
allo stile
prevalente
dei blockbuster
hollywoodiani:
prodigiosi
effetti speciali,
grandiosità
e spettacolarità
a piene mani,
attenzione
a non essere
troppo infantili
(per non allontanare
i teenagers)
né
troppo adulti
(per non alienarsi
le famiglie).
Un film che
ottiene lo
stesso risultato
della maggior
parte dei
lavori di
Bruce Willis,
Stallone,
Schwarzenegger.
Passo un paio
d'ore spensierate
ma, uscito
dalla sala,
il tutto è
immediatamente
dimenticato.
p.s. Una annotazione
sul doppiaggio.
Sicuramente
ben realizzato
ma le voci
sono piuttosto
anonime, molto
simili a quelle
che sentiamo
negli innumerevoli
cartoons dei
vari canali
televisivi.
Nell'originale
le "voci"
sono di attori
più
che illustri,
da Peter Sallis
(celebrato
interprete
teatrale che
vanta collaborazioni
con Orson
Welles, Vivien
Leigh, Judy
Dench, Laurence
Olivier) ai
pluripremiati
Ralph Fiennes
e Helena Bonham
Carter. Perché
in Italia
non si è
realizzato
qualcosa di
simile?
(di Leo
Pellegrini)