VALIANT
 

recensione valiant

 
Il mondo dei pennuti affianca gli esseri umani nella lotta contro il nemico nazista: Londra 1944, nel pieno della seconda guerra mondiale i volatili si danno da fare per consegnare importantissimi messaggi strategici oltremanica. Sono organizzati in un vero e proprio corpo militare addestrato. Formano squadre d’assalto per sgominare gli attacchi assassini dei Falchi (le vicende sono ispirate alla realtà: i piccioni viaggiatori subivano le aggressioni dai rapaci ammaestrati dai nazisti). Valiant è un piccoletto che sogna di servire la patria e riesce a iscriversi al reclutamento. Troverà altri compagni scalcagnati: un perdigiorno, due fratelli tontoloni, un nobile decaduto e una crocerossina colombella, alla quale è affidata la battuta più intelligente della pellicola: “Non m’interessa che tu faccia l'eroe,  
 
basta che torni a casa.” Partono per la missione prima ancora di finire l’istruzione militare e s’involano per incontrare la Resistenza francese, capitanata dalla deliziosa topolina Charlie The Girl (sì, l’assonanza è quella giusta), prendono il prezioso messaggio ma vengono intercettati dagli scagnozzi di Von Talon, Falco reale col vezzo del mantello, zazzera ariana, becco arcigno e morsa sadica. Il Davide pennuto ingaggia un  
volo all’ultima piuma col cattivissimo Golia-Von Talon, svolazza stanchissimo ma mai arreso e aiutato dai civili, riesce a consegnare il comunicato: le coordinate per lo sbarco che darà la svolta definitiva alla strategia degli alleati. Buon ritmo, personaggi abbozzati ma convincenti, ottima resa dell’animazione a tre dimensioni, durata giusta per questo film in digitale di stampo anglosassone ma quando si chiude la storia si pensa a loro, agli animali. L’epilogo ricorda che esiste un’onoreficenza specifica (la medaglia Dickin) per gli animali che hanno contribuito al valore militare. La lista delle vittime dei mammiferi bipedi e delle loro manie di onnipotenza guerranfondaie si allunga: alle bestiole, quindi, la nostra sincera totale e perenne solidarietà.

(di Daniela Losini )

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