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TRAPPOLA
IN FONDO AL MARE |
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Una trappola. La migliore
definizione per questo
film. Partendo dal
manifesto. Jessica
Alba e Paul Walker
seminudi che si stagliano
su uno sfondo di tramonti
e fondali marini.
Lui, uno dei superuomini
di "Fast and
Furious", è
Jared Cole, sfortunato
cercatore di tesori
disoccupato. In compenso
ne ha trovato uno
ben più ambito
di qualche milione
di dollari (di quei
sei miliardi nascosti
negli oceani, come
ci ricorda la didascalia
finale) in dobloni,
sesterzi o pietre
preziose: Sam Nicholson,
la splendida Jessica
Alba. Lei è
la trappola. Hot pants
e bikini la rendono
strepitosa, un dato
estetico oggettivo,
non una notazione
di un critico maschilista
e onanista. Questo
film che per più
di tre quarti del
tempo si svolge in
mare, in fondo naturalmente,
ci regala molte inquadrature
per così dire
“emozionanti”.
Peccato che questo
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l’unico
pregio
dell’improbabile
e imbarazzante
film
di John
Stockwell,
accettabile
attore
e mediocre
regista.
Un thriller
che
si fonda
sull’azzardo
e la
fortuna.
Il problema
è
che
la pellicola
ha in
mano
una
doppia
coppia
di inetti,
i quattro
protagonisti,
e uno
stile
banale,
confusionario,
indeciso.
Se pure
siamo
rapiti
dalla
prima
versione
cinematografica
di squali
mansueti,
quasi
“domestici”,
che
però
all'occorrenza
posso-
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no
attaccare
e difendere,
la storia
non sta in
piedi. E dire
che la versione
del feroce
predatore
come migliore
amico dell’uomo
è la
cosa più
credibile
e verosimile
di tutta la
narrazione.
La storia
di navi affondate
pieni di preziosi
stupefacenti
e aerei precipitati
colme di stupefacenti
preziosi molto
meno. Il resto
è uno
svogliato
e disomogeneo
insieme di
thriller esteticamente
ammiccante
ma vacuo e
splatter inaspettato
e inutile.
Insomma l’opera
non mantiene
neanche le
scarse promesse
che sottintende,
a meno che
non si consideri
il voyeurismo
un fondamento
della propria
passione per
il cinema.
E anche in
quel caso
non si rimarrà
poi così
sconvolti.
In questo
senso va fatta
una piccola
digressione
sulla bionda
e sensuale
protagonista.
Con Sin City
si è
rivelata un’interprete
interessante
e capace,
oltre che
una bellezza
magnetica.
Sembra ora
essere tornata
alle pellicole
commerciali
e scadenti
del passato.
Aspettando
il secondo
capitolo del
sorprendente
lavoro di
Miller e Rodriguez,
la ammireremo
anche in un
altro sequel,
quello de
I fantastici
4, dove sarà
di nuovo la
seducente
Susan Storm.
(di Boris
Sollazzo)
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