|
|
|
|
|
|
Un film duro, che
mette in scena una
storia vera, legata
ad una vicenda americana
di alcuni decenni
fa circa. “North
Country – la
storia di Josey”
è un film dal
taglio sociale quasi
britannico (alla Ken
Loach o dai rimandi
al “Grazie,
signora Thatcher”
del 1996) ma con una
prospettiva nuova,
cioè il punto
di vista femminile
nelle intricate e
difficili questioni
legate al lavoro.
All’inizio degli
anni settanta alcune
donne entrarono a
lavorare in una miniera
del Minnesota e furono
costrette a subire
i soprusi e le angherie
di una classe proletaria
maschile e maschilista,
assolutamente non
disposta a dividere
il proprio lavoro
nei cunicoli e nella
sporcizia sotterranea
delle miniere con
delle operaie femmine.
Charlize Theron toglie
i panni dell’attrice
bella e sensuale,
e si cala invece con
una certa bravura
in questo ruolo inedito,
quello di una coraggiosa
madre |
|
|
|
di
famiglia
che
per
mantenere
i propri
figli
accetta
di entrare
nelle
miniere
e poi
si ribella
alle
molestie
sessuali
cui
è
sottoposta
nell’ambiente
di lavoro.
Il film
ritrae
bene
questa
realtà
sociale
di una
terra
lontana
e profonda,
legata
a valori
del
passato
e ancorata
alla
miseria
nera,
dove
perdere
il lavoro
in miniera
equivale
alla
tragedia
e alla
disperazione
totale;
peccato
che
poi
la trama
si risolva
abbastanza
scontata-
|
|
|
|
mente
con una chiusura
tipica da
vicenda giudiziaria
americana,
con un riscatto
sindacale
e morale della
protagonista
che appare
tanto irreale
quanto poco
credibile.
Ma un plauso
va fatto a
Charlize Theron
che ha scelto
di provare
una nuova
strada cinematografica,
quella dell’impegno
e della denuncia
sociale, più
gratificante
anche dal
punto di vista
professionale,
un po’
meno purtroppo
da quello
degli incassi
ai botteghini.
(di Michele
Canalini)
|
-
Scrivi la tua
recensione! |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2005.
Tutti i diritti sono riservati.
|
|
|