care
che hanno
i diversi
popoli, unico
mezzo per
superare le
tante barriere
che li dividono
e che troppo
spesso sfociano
in rovinose
guerre (la
Kidman ha
dichiarato
in una intervista,
ed è
la chiave
interpretativa
del film,
" Credo
che le parole
abbiano ancora
un grande
potere e che
si possano
risolvere
tante cose
parlando")
. Un ottimismo,
non gratuito
ma coerente,
investe il
messaggio
che il regista
vuole inviare,
aiutato in
questo dalla
perfetta caratterizzazione
dei personaggi
principali
e dall’evidente
totale coinvolgimento
di due mostri
del professionismo
come Nicole
Kidman e Sean
Penn, uno
più
bravo dell’altro.
Intenso e
coinvolgente,
campione al
box office
statunitense,
il film è
sostenuto
da una scrittura
registica
di ammirevole
vigore rigore
e asciuttezza,
si impreziosisce
di temi attualissimi
(e Pollack
è maestro
nel mescolare
sapientemente
le vicende
personali
dei due protagonisti
con le implicazioni
che fanno
da colonna
portante ad
un complicato
intreccio
politico),
le scene di
sicuro impatto
emotivo sono
molte, il
grado di tensione
è giusto,
il ritmo veramente
buono, la
fotografia
ottima. Da
sottolineare
che il film
presenta qualità
che non abbondano,
in genere,
nei thriller:
le psicologie
sono approfondite,
i comportamenti
motivati,
il ritratto
dei rapporti
umani non
è superficiale.
Scrive IMDb:
"This
is Pollack's
best work
in decades,
and he instills
the picture
with a perfect
recipe of
suspense,
pathos, and
political
deception…
don't miss
this rare
opportunity
to see a magnificent
thriller again
on the big
screen"
e il Chicago
Sun-Times:
"Sydney
Pollack's
"The
Interpreter"
is a taut
and intelligent
thriller".
p.s. Per il
suo "Intrigo
internazionale",
Hitchcock
non era riuscito
a farsi aprire
le porte del
Palazzo di
vetro e invece
Pollack ha
ricevuto le
chiavi di
casa da Kofi
Hannan in
persona, il
quale ha dichiarato:
"Abbiamo
esaminato
attentamente
la sceneggiatura
per vedere
che non ci
imbarazzasse
o creasse
momenti strani;
infine abbiamo
deciso che
era nel nostro
interesse
cooperare.
E’ una
storia di
pace…
e pensiamo
che questo
aiuti il nostro
lavoro di
ogni giorno,
oltre a spargere
un messaggio
a un vasto
pubblico in
un modo che
diversamente
non avremmo
mai potuto
fare".
(di Leo
Pellegrini)