EDISON CITY
 

recensione edison city

 
Dal creatore della serie “Law and Order” e i suoi ottimi derivati televisivi, un pastiche cinematografico inutile di ridondanze e effetti speciali non desiderati: su tutti l’umorismo involontario, a parte qualche isolata battuta voluta e gustosa. La virile voce narrante inziale promette inferni alla Scorsese ma non tocca manco per errore la profondità e il pathos di una puntata del commissario Kress. Nella conFRATernita di poliziotti in borghese che governa col pugno di ferro la criminalità della città di Edison, i benefattori sono gli stessi delinquenti in grisaglie che la derubano succhiandola fino al midollo. Le malefatte della polizia corrotta, la FRAT, sono scoperchiate da un reporterino smanioso (Justine Timberlake immolato alla causa) che, nientemeno, anela alla conquista del Pulizter. Intuisce crepe nella testimo-  
 
nianza di un agente (mentre noi scopriamo quelle irreparabili di sceneggiatura) durante un processo a uno spacciatore. Il giovane giornalista riporta la faccenda al grande vecchio reporter (ma chi? Morgan Freeman? Oh yes) che prima osteggia poi sobilla la rivelazione delle frat-taglie. Il meccanismo è innescato: l'investigatore (Spacey, cosa ci fai lì? non si sa) del procuratore subodora pastetta e il reporterino è l’esca giusta  
per gli omoni della Frat ché i guastafeste come lui se li mangiano a colazione. Lo minacciano e poi attentano alla sua vita e alla fidanzata ma non vorremo arrenderci così facilmente? Il punto debole c’è: basta trovare il poliziotto quasi onesto (LL Cool J) disposto alla delazione per smascherare le malefatte delle forze d'ordine. Come? Facendo leva sull’Amore che quelli della Frat c'hanno mica tempo da perdere dietro una gonna sola come l’anello debole della catena che - scandalo - ha anche un sogno: darsi alla termoidraulica col suocero. Imbarazzante, disorganico, caciaro prolungamento di un qualunque video sparatutto rap finto/gangster con l’aggravante dello spreco di pellicola impressionabile. Si consiglia nella distribuzione in dvd di cambiare il genere: da azione a comico. C’è da guadagnarci.

(di Daniela Losini)

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