semplice pretesto per celebrare il "girl power" ,che nel '68 era necessario per ottenere l'ugualianza tra uomini e donne, bensì vuole raccontare una storia sconosciuta ai più. Sconosciuta persino in Inghilterra dove ha avuto luogo. L'idea base per la stesura della sceneggiatura nacque quando il produttore Stephen Wooley, mentre accompagnava a scuola suo figlio, ascoltando un programma radio

sentì queste arzille vecchiette raccontare con ingeuità e humor tutto british quant'era capitato loro. Presentato al Festival Internazionale del cinema di Roma, applaudito dai critici, We want sex non è un documentario, ma un lungometraggio che racconta la storia con la stessa freschezza di chi l'ha vissuta in prima persona. Non ci sono motivi politici a smuoverla, bensì solo gli ideali di donne che si sono battute per i loro sogni e la loro famiglia pur di raggiungere un accordo civile. In uscita il 13 novembre, Nigel Cole (Calendar Girl) riesce a dirigere un film corale lasciando spazio ad ogni singolo personaggio, ad ogni singola storia, trasmettendo immagini cariche di passione e allegria.