diverso, il superamento delle proprie paure, il passaggio all’età adulta – insieme agli effetti speciali della Weta (quella de “Il signore degli anelli” per intenderci) che non ingombrano, ma anzi rendono Crusoe così vivo e ‘umano’ (e forse molto meglio) da imprimere il suo sguardo nei nostri cuori. Un applauso anche per gli attori, dal giovane Alex Etel, che dopo l’ottimo esordio in “Millions” di Danny Boyle si conferma attore di

grande talento che speriamo di vedere ancora all’opera, alla sempre misurata Emily Watson (“Angela’s Ashes”, “Gosford Park”), perfetta nel ruolo della madre di Angus combattuta tra il proteggere i figli dalla realtà che li circonda e l’affrontare con loro il dolore che li ha colpiti. O ancora l’enigmatico Ben Chaplin, il misterioso tuttofare che ricoprirà un ruolo importante nel percorso di crescita di Angus. “The Water Horse” è un film che strizza l’occhio a precedenti ben più celebri (“E.T.” su tutti), che fa sorridere, riflettere, a momenti immedesimare e trattenere il fiato: insomma, un classico per tutta la famiglia, da vedere senz’altro.