mbetov, la storia dell’incredibile trasformazione di un uomo apatico e insignificante in un terrificante giustiziere. Wesley (James McAvoy), è un uomo di statura nella norma, che fa di tutto per restare nell’ombra, squallido impiegato che si lascia letteralmente mettere i piedi in testa da tutti. Ma un giorno compare al suo fianco una splendida Fox (Angelina Jolie) che lo introdurrà in un mondo per lui al di là del credibi-

ile. Farà l’esperienza di essere membro di una confraternita, con a capo Sloam (Morgan Freeman), che ha come compito quello di preservare il bene del mondo eliminando coloro che secondo il “Telaio del Fato” non sono conformi al buon equilibrio dell’intera umanità, provocando il male. Wesley scopre così di possedere delle qualità eroiche, di avere poteri ed un’intelligenza fuori dal comune. Diventa un uomo vero, determinato, con un carattere duro e tenace, assume l’inequivocabile identità di un killer-giustiziere per il bene dell’umanità. Così anche in “Wanted” il bene ed il male si affrontano in una battaglia mortale (tema molto caro a Ridley Scott, che già lo rappresentò in “Legend”), guidata dal “Telaio del Fato” che tesse il destino di chi ne diventa il bersaglio, tramite un semplice nome cifrato all’interno della stoffa nei difetti dell’arazzo tradotti in un codice binario. Bekmambetov (“I Guardiani del giorno”, “I Guardiani della notte”) si avvale di simboli che richiamano alle più intriganti mitologie del mondo. In Grecia, in Iran, in Cina, in Francia e Russia la tessitura è legata al misticismo. In “Wanted” tessere e decifrare il futuro sono esattamente la stessa cosa. L’equilibrio tra bene e male, tra caos e mondo organizzato, il regista kazako lo rappresenta in duelli efferati, in scene elettrizzanti e mozzafiato d’inseguimenti rocamboleschi e raccapriccianti, dando quel giusto e credibile carattere a personaggi chiave come la sanguinaria ma onesta e devota Fox, il mellifluo-chirurgico killer Wesley, il giustiziere Sloam, l’artista di proiettili Pekwarsky (Terence Stamp). La narrazione, nella concitata e spietata lotta tra le parti avverse, inganni, tranelli e bugie, è pervasa da un sottile umorismo “dark”, che sdrammatizza in maniera egregia il clima di violenza, sviluppando un’ironia, tutto sommato, originale e ben costruita. Nonostante il film si svolga a Chicago, le scene principali sono tutte girate nella meravigliosa Praga, sullo sfondo di ampi spazi, varietà architettoniche di grande effetto, come il castello di Krivoklàt. Ma una delle sequenze più spettacolari e veramente emozionanti dal punto di vista di effetti visivi: Il deragliamento del treno e il precipitare dei vagoni nell’enorme burrone, è stata girata in Romania. Bekmambetov è un osso duro nel girare scene dal vero, che abbiano la veridicità assoluta dell’azione. Ma in “Wanted”, scene che rappresentano la realtà della modalità assassina e le sequenze d’azione delle corse sui tetti dei treni in corsa, hanno usufruito per intero della creazione di “stunt digitali” attraverso il cyber-scanning. Tutto sommato “Wanted” è riuscito come film di genere. Senza dubbio è ben confezionato, con una godibilità molto buona dall’inizio fino alla fine. Sorge spontanea la domanda: è l’inizio di una nuova saga? Hollywood da questo punto di vista non ci stupirebbe, in tal caso, se ci sarà, aspetteremo il seguito.